
P
- Paesi avanzati
Include i Paesi industriali (vedi), i Paesi di recente industrializzazione dell’Asia (newly industrialized Asian economies, NIE; vedi), Israele, Porto Rico, Repubblica Ceca e San Marino.
- Paesi beneficiari della G20 Debt Service Suspension Initiative e del G20 Common Framework
Include i paesi che hanno accesso ai finanziamenti agevolati dell’Agenzia internazionale per lo sviluppo (International Development Association, IDA) e quelli classificati come meno sviluppati secondo la definizione delle Nazioni Unite, con la condizione che non abbiano in essere arretrati di pagamento nei confronti del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca Mondiale.
- Paesi dell'area dell'euro
Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.
- Paesi dell'eurozona
Vedi: Paesi dell'area dell'euro.
- Paesi dell'OCSE
Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Colombia, Corea del Sud, Costa Rica, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria.
- Paesi della UE
Comprendono i 14 paesi membri dell'Unione europea già prima del maggio 2004 (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia) e i 13 paesi nuovi membri entrati a far parte della UE dopo tale data (Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria). Il Regno Unito è uscito dall'Unione europea il 31 gennaio 2020.
- Paesi dell’ex URSS
Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldova, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan.
- Paesi di recente industrializzazione dell’Asia (Newly industrialized Asian economies, NIEs)
Corea del Sud, Hong Kong, Macao, Singapore e Taiwan.
- Paesi emergenti e in via di sviluppo
Sono quelli non compresi tra i paesi avanzati (vedi). Alcuni di questi paesi sono ulteriormente raggruppati in:
Paesi dell’ASEAN
Filippine, Indonesia, Malaysia, Thailandia, Vietnam (ASEAN-5) e Brunei, Cambogia, Laos, Myanmar e Singapore.
Paesi del Mercosur
Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, Venezuela.
Paesi dell’OPEC
Algeria, Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Gabon, Guinea Equatoriale, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Repubblica del Congo, Venezuela.
Paesi dell’OPEC+
Include i Paesi dell’OPEC (vedi) e gli altri paesi che hanno aderito all’accordo di riduzione della produzione di greggio nel dicembre 2016 (Azerbaigian, Bahrein, Brunei, Kazakistan, Malaysia, Messico, Oman, Russia, Sudan, Sudan del Sud).
Paesi emergenti e in via di sviluppo esportatori di fonti di energia
Algeria, Angola, Arabia Saudita, Azerbaigian, Bahrein, Brunei, Ciad, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Gabon, Guinea Equatoriale, Iran, Iraq, Kazakistan, Kuwait, Libia, Nigeria, Oman, Qatar, Repubblica del Congo, Sudan del Sud, Timor Orientale, Trinidad e Tobago, Turkmenistan, Venezuela, Yemen.
Paesi emergenti e in via di sviluppo non esportatori di fonti di energia
Sono i non compresi fra quelli esportatori di fonti di energia.
- Paesi industriali
Include i Paesi dell’area dell’euro, Australia, Canada, Danimarca, Giappone, Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
- Paesi nuovi membri della UE
(vedi: Paesi della UE)
- Pagamenti elettronici
Pagamenti effettuati con strumenti alternativi al contante che consentono di eseguire il pagamento senza richiedere lo scambio di documenti cartacei (es. carte, bonifici, addebiti diretti).
- Pagamenti istantanei
Pagamenti al dettaglio, generalmente caratterizzati da volumi elevati e valori unitari contenuti, che sono regolati entro pochi secondi dall'invio (es. pagamenti connessi con il commercio elettronico e con il trasferimento di denaro).
- Pagamento contactless
Operazione di pagamento effettuata utilizzando una carta o altro strumento in cui la comunicazione con il dispositivo di accettazione avviene mediante una tecnologia senza contatto come il near field communication (NFC).
- PagoPA
PagoPA spa è una società pubblica che mira alla diffusione di servizi pubblici digitali attraverso lo sviluppo di progetti innovativi e la gestione di infrastrutture tecnologiche strategiche. La società sviluppa e gestisce la piattaforma pagoPA, per l'interconnessione e l'interoperabilità tra le Pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento che permette la standardizzazione dei pagamenti verso gli enti pubblici.
- Party Technical Address
Vedi: TIPS DN
- Patrimonio di vigilanza
(vedi: Fondi propri)
- Patto di stabilità e crescita
Varato dal Consiglio europeo nel 1997 ad Amsterdam, completa la definizione delle regole di bilancio europee rispetto a quanto già previsto dal Trattato di Maastricht e si articola in due parti: la prima stabilisce le regole atte a prevenire l’accumulazione di squilibri di bilancio eccessivi (parte preventiva); la seconda enuncia le procedure e le sanzioni volte alla correzione di tali squilibri (parte correttiva), precisando, tra l’altro, modalità e tempi di attuazione della Procedura per i disavanzi eccessivi (vedi). Il Patto è stato modificato da ultimo con il pacchetto legislativo entrato in vigore il 30 aprile 2024, che ha delineato la nuova governance economica dell’Unione.
In particolare, secondo le nuove regole, i paesi con un disavanzo superiore al 3 per cento del PIL o un rapporto tra il debito pubblico e il prodotto superiore al 60 per cento devono definire, con il Piano strutturale di bilancio di medio termine (vedi), un percorso di consolidamento tale da porre quest’ultimo rapporto su una traiettoria plausibilmente discendente e da riportare (o mantenere) l’indebitamento netto entro la soglia del 3 per cento.
Il percorso di aggiustamento è sintetizzato da una traiettoria pluriennale per la Spesa netta (vedi), elaborata a partire da quella proposta dalla Commissione europea e vincolante per tutta la vigenza del Piano. La traiettoria di riferimento pluriennale per la spesa netta è determinata sulla base di un’analisi di sostenibilità del debito e deve soddisfare alcuni vincoli numerici predefiniti e comuni a tutti gli Stati membri: (a) l’aggiustamento di bilancio deve essere di norma distribuito uniformemente lungo l’orizzonte (no-backloading safeguard); (b) in caso di una Procedura per disavanzi eccessivi (PDE), si deve prevedere un aggiustamento minimo del saldo strutturale di 0,5 punti percentuali all’anno (minimum benchmark); (c) i paesi con un rapporto tra il debito e il PIL superiore al 90 per cento devono ridurre tale rapporto di almeno un punto percentuale in media all’anno (0,5 punti percentuali per quelli con debito tra il 60 e il 90 per cento), a partire dall’anno iniziale della traiettoria o dall’anno in cui si prevede che l’eventuale PDE sia abrogata e fino al termine del periodo di aggiustamento (debt sustainability safeguard); (d) il disavanzo strutturale deve tendere a un valore non superiore all’1,5 per cento del PIL, mediante miglioramenti del saldo primario strutturale di almeno 0,4 punti percentuali all’anno per un piano di aggiustamento di quattro anni e di 0,25 punti in caso di orizzonti più lunghi (deficit resilience safeguard). Qualora le deviazioni della spesa netta rispetto al percorso concordato superino 0,3 punti percentuali del PIL in un singolo anno, oppure 0,6 punti cumulativamente nel corso di un singolo Piano, e la posizione di bilancio non sia prossima al pareggio o in avanzo, potrebbe essere attivata la PDE basata sul debito. In questo caso verrebbero richiesti aggiustamenti almeno altrettanto ambiziosi di quelli previsti dal Piano e tali, di norma, da correggere gli scostamenti accumulati. Sono infine previste due clausole che consentono di deviare dal percorso di aggiustamento senza incorrere in una PDE: una, generale, in caso di grave recessione economica nell’area dell’euro o nell’Unione; l’altra, nazionale, attivabile su richiesta dello Stato membro qualora circostanze eccezionali al di fuori del suo controllo determinino un forte impatto sulle finanze pubbliche.
- Patto di stabilità interno
Il Patto di stabilità interno, introdotto con la manovra di bilancio per il 1999, mira a coinvolgere le Amministrazioni locali nel perseguimento degli obiettivi concordati per i conti pubblici in sede europea. Le norme di applicazione del Patto sono state oggetto di frequenti revisioni (cfr. il paragrafo: Finanza decentrata della sezione Descrizione dei principali provvedimenti in materia economica, vari anni). Dal 2016 il Patto di stabilità interno è stato sostituito dal pareggio di bilancio, ossia dall’obbligo di conseguire un saldo non negativo tra entrate e spese finali in termini di competenza.
- Persone in cerca di occupazione
(vedi: Rilevazione sulle forze di lavoro)
- Piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR)
I piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR), introdotti dalla legge di bilancio 2017 (L. 232/2016), sono strumenti di investimento che beneficiano di agevolazioni fiscali specializzati nei mercati azionari e obbligazionari italiani. Possono essere attivati attraverso l'investimento in fondi comuni, gestioni patrimoniali, contratti di assicurazione o depositi titoli. I PIR sono soggetti a restrizioni che riguardano la tipologia di beneficiari, gli importi massimi, la composizione del portafoglio e i tempi di detenzione degli strumenti. L'agevolazione fiscale consiste nell'esenzione totale sia dalla tassazione dei redditi derivanti dagli investimenti effettuati nei PIR sia dall’imposta di successione.
- Piani pensionistici individuali (PIP)
Forme di risparmio individuale, assoggettate alla disciplina della previdenza complementare, volte a integrare il trattamento pensionistico obbligatorio (primo pilastro della previdenza).
Possono essere costituiti sottoscrivendo polizze assicurative (contratti di assicurazione sulla vita a scopo previdenziale, vale a dire polizze che prevedono l’erogazione della prestazione solo al compimento dell’età pensionabile e dopo aver soddisfatto requisiti di partecipazione minima).
- Piano di rimborso (ammortamento)
Il rimborso dell’importo erogato si sviluppa nel tempo secondo un piano, detto ammortamento, che esplicita in modo dettagliato importi da versare e tempi da rispettare nel pagamento delle rate, lungo tutta la durata del contratto.
- Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
Piano approvato nel 2021 per rilanciare l'economia italiana dopo la pandemia da Covid-19. Intende favorire una maggiore adozione delle tecnologie digitali, accelerare la transizione verde e promuovere opportunità di crescita più eque tra generi, generazioni e aree geografiche. Per finanziare il PNRR italiano sono state messe a disposizione dall'Unione europea 191,5 miliardi, di cui 68,9 in sovvenzioni e il resto in prestiti, attraverso lo strumento finanziario del Dispositivo per la ripresa e la resilienza.
- Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSBMT)
Come previsto dal Patto di stabilità e crescita (vedi), i paesi dell'Unione europea con un disavanzo superiore al 3 per cento del PIL o un rapporto tra il debito pubblico e il prodotto superiore al 60 per cento devono presentare alla Commissione europea e al Consiglio della UE un Piano strutturale di bilancio di medio termine, che definisca la dinamica pluriennale per la Spesa netta (vedi) tale da porre il debito pubblico su una traiettoria plausibilmente discendente e da riportare (o mantenere) l'indebitamento netto entro la soglia del 3 per cento.
Il Piano ha un orizzonte pari alla durata ordinaria della legislatura e può essere rivisto prima del termine solo in caso di circostanze oggettive che ne impediscano l'attuazione (non più tardi di un anno prima della scadenza) o in seguito a un cambio di governo. L'orizzonte del percorso di consolidamento è invece di quattro anni, estendibile fino a sette a condizione che il paese si impegni a realizzare riforme e investimenti che siano coerenti con le raccomandazioni specifiche fornite dalla Commissione europea e dal Consiglio della UE e sufficientemente dettagliati, verificabili, definiti nel tempo, nonché attuati principalmente nella prima fase del Piano.
A regime, la Commissione europea comunica la traiettoria di riferimento per la spesa netta non oltre il 15 gennaio dell'anno in cui il paese deve trasmettere il proprio Piano strutturale di bilancio. Quest'ultimo deve essere poi inviato alla Commissione entro il 30 aprile successivo. Entro il 30 aprile di ogni anno, invece, i paesi devono trasmettere alla Commissione una relazione sui progressi compiuti nell'attuazione del Piano.
- Piazza finanziaria italiana
Insieme dei mercati finanziari italiani, delle relative infrastrutture (anche di carattere tecnologico) e degli intermediari che operano su tali mercati, quali banche, altri intermediari finanziari, investitori istituzionali.
- PIL
Vedi: Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato
- PISA framework (Eurosystem oversight framework for electronic payment instruments, schemes and arrangements)
Quadro di riferimento dell’Eurosistema per la sorveglianza che stabilisce un insieme di principi, basati su standard internazionali, per valutare la sicurezza e l’efficienza di strumenti, schemi e meccanismi di pagamento elettronico. È in vigore da novembre del 2022 e sostituisce i precedenti quadri dell’Eurosistema.
- PNRR
Vedi: Piano nazionale di ripresa e resilienza.
- Polizze vita index linked
Polizze vita con prestazioni ancorate a indici di riferimento, normalmente tratti dai mercati azionari. La polizza può prevedere la garanzia di un capitale o rendimento minimo.
- Polizze vita rivalutabili
Polizze vita con prestazioni collegate a una gestione separata di valori mobiliari. L’assicuratore garantisce la corresponsione del capitale assicurato e di una rivalutazione pari a una parte del rendimento della gestione separata.
- Polizze vita unit linked
Polizze vita con prestazioni collegate al valore di fondi di investimento. La polizza può prevedere la garanzia di un capitale o rendimento minimo.
- POS (punto di vendita)
Apparecchiatura automatica mediante la quale è possibile effettuare il pagamento di beni o servizi presso il fornitore degli stessi utilizzando carte di pagamento. L'apparecchiatura consente il trasferimento delle informazioni necessarie per l'autorizzazione e la registrazione, in tempo reale o differito, del pagamento.
- Posizione lavorativa
L’Istat definisce una posizione lavorativa come contratto di lavoro, esplicito o implicito, finalizzato allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro corrispettivo di un compenso.
- Posizione patrimoniale sull'estero
Prospetto statistico che mostra, a una certa data, la consistenza delle attività e delle passività finanziarie di un paese verso il resto del mondo. Lo schema di presentazione della posizione patrimoniale sull’estero utilizza gli stessi criteri classificatori del conto finanziario della bilancia dei pagamenti: funzionale, attività/ passività, per strumento e settoriale. La Bilancia dei pagamenti (vedi) e la posizione patrimoniale sono raccordabili. La variazione della posizione patrimoniale netta sull’estero, al netto degli aggiustamenti di valutazione (legati alle variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari sottostanti e dei tassi di cambio) e di altri aggiustamenti, corrisponde al saldo del conto finanziario, che a sua volta coincide con la somma dei saldi del conto corrente e del conto capitale e della voce errori e omissioni della bilancia dei pagamenti.
- Posti vacanti nelle imprese
Posizioni lavorative libere per le quali il datore di lavoro cerca attivamente un candidato esterno all'impresa; si riferiscono quindi a ricerche di personale già iniziate e non ancora concluse.
- Povertà assoluta
Sono considerate in povertà assoluta le persone che vivono in famiglie con una spesa inferiore a quella necessaria per acquistare un paniere di beni e servizi di riferimento la cui composizione varia in base alla dimensione e alla tipologia della famiglia; il valore monetario di tale paniere segue nel tempo le variazioni dei prezzi e si differenzia anche a seconda della ripartizione geografica e della dimensione del comune di residenza.
- Pressione fiscale
Incidenza sul Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (vedi) del complesso delle entrate tributarie e contributive. Comprende le imposte in conto capitale e i contributi sociali figurativi.
- Prestatori di servizi di pagamento (PSP)
Organismi che prestano servizi di pagamento. In particolare: (a) gli istituti di pagamento (IP; vedi) e gli istituti di moneta elettronica (Imel; vedi); (b) le banche e Poste Italiane spa (quando prestano servizi di pagamento); (c) la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali (se non agiscono in veste di autorità monetarie); (d) altre autorità pubbliche, le pubbliche amministrazioni statali, regionali e locali (se non agiscono in veste di autorità pubbliche).
- Prestiti delle banche
L’aggregato comprende, oltre agli impieghi, i pronti contro termine attivi, gli effetti insoluti al protesto e propri, le partite in sofferenza, i prestiti subordinati, le somme depositate dalle banche su conti facenti capo al Tesoro e altre voci di minore entità.
- Prestiti per altri scopi
Crediti concessi alle famiglie per finalità connesse ad attività economiche e per scopi diversi dal consumo e dall’acquisto di immobili.
- Prestiti per l’acquisto di abitazioni
Crediti concessi alle famiglie per effettuare investimenti immobiliari, ivi inclusi la costruzione e la ristrutturazione.
- Prezzi al consumo
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) e indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI)
L’indice nazionale al consumo per l’intera collettività fa riferimento ai consumi finali delle famiglie originati da transazioni monetarie effettuate sul territorio economico nazionale. L’indice per le famiglie di operai e impiegati si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente operaio o impiegato; viene calcolato anche al netto dei tabacchi, come previsto dalla L. 81/1992. Quest’ultimo indicatore è utilizzato a fini legislativi.
Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA)
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo consente di confrontare i tassi di inflazione dei Paesi della UE (vedi); è prodotto dall’Istat, dal gennaio 1997, sulla base di metodologie comuni indicate dall’Eurostat.
- Prezzi alla produzione dei prodotti industriali
L’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali misura le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione dei principali beni fabbricati da imprese con stabilimenti di produzione localizzati nel paese di riferimento e venduti all’interno del territorio nazionale (mercato interno) o direttamente esportati (mercato estero).
- Principali paesi industriali
Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.
- Principali voci dei bilanci bancari
La Banca raccoglie, a partire da gennaio 2003 e con frequenza mensile, informazioni sulle consistenze di fine periodo delle principali voci attive e passive del bilancio delle banche operanti in Italia, suddivise per residenza e per settore istituzionale della controparte. I dati aggregati sono pubblicati nella collana Statistiche. I dati elementari sono disponibili attraverso il sistema di elaborazione a distanza REX (vedi: Bank of Italy Remote EXecution) o attraverso il laboratorio per l'accesso ai microdati della Banca d'Italia (LabBI; vedi).
- Private equity
Finanziamento mediante apporto di capitale di rischio delle imprese per favorirne lo sviluppo.
- Procedura per i disavanzi eccessivi
I Paesi della UE (vedi) devono evitare disavanzi eccessivi (art. 126 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). A tal fine i paesi devono rispettare le regole di bilancio sancite dal Trattato. In particolare, il disavanzo deve essere inferiore al 3 per cento del Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL; vedi) e il debito deve essere inferiore al 60 per cento del prodotto o, se superiore, deve ridursi a una velocità adeguata. La Commissione europea controlla l’evoluzione dei conti pubblici nei singoli paesi e la conformità di quest’ultima rispetto ai limiti fissati per il disavanzo e il debito. Qualora un paese violi una o entrambe le suddette regole, viene avviata una procedura – denominata Procedura per i disavanzi eccessivi – volta a far riportare i conti pubblici del paese in esame in una situazione coerente con le regole di bilancio del Trattato. La procedura, i cui tempi e modalità di applicazione sono precisati dal Patto di stabilità e crescita (vedi), si articola in varie fasi e prende avvio con un rapporto della Commissione europea.
- Prodotti bancari complessi
Tali prodotti sono composti da due o più contratti tra loro collegati (non necessariamente aventi ad oggetto prodotti bancari ma anche strumenti finanziari o prodotti assicurativi) che realizzano un'unica operazione economica. La disciplina di trasparenza bancaria prevede che per i prodotti complessi le banche devono predisporre un unico foglio informativo (vedi), relativo a tutte le componenti del prodotto offerto. Se alcune componenti del prodotto sottostanno anche a disciplina diversa da quella bancaria (ad esempio, perché aventi natura assicurativa o di servizio d'investimento), i fogli informativi fanno riferimento all'esistenza di tali componenti e rinviano agli eventuali strumenti di trasparenza per esse stabiliti dalle normative di settore. In ogni caso, il foglio informativo riporta tutti i costi che il cliente deve sostenere, a qualsiasi titolo, in relazione al prodotto complesso.
- Prodotti composti
Schemi negoziali composti da due o più contratti tra loro collegati che realizzano un'unica operazione economica.
- Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)
Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi e aumentata dell’IVA e delle imposte indirette sulle importazioni. È pari alla somma dei valori aggiunti (vedi: Valore aggiunto) ai prezzi del produttore delle varie branche, aumentata dell’IVA e delle imposte indirette sulle importazioni.
- Professioni non qualificate
Corrispondono ai codici ISCO-08 4 (impiegati di ufficio), 5 (professioni nelle attività commerciali e nei servizi), 8 (conduttori di impianti e macchinari e addetti al montaggio) e 9 (professioni non qualificate).
- Professioni qualificate
Corrispondono ai codici ISCO-08 1 (dirigenti), 2 (professioni intellettuali e scientifiche), 3 (professioni tecniche intermedie), 6 (personale specializzato addetto all'agricoltura, alle foreste e alla pesca) e 7 (artigiani e operai specializzati).
- Pronti contro termine
Vedi: MTS Italy-segmento Repo.
- PSP (Payment Service Provider)
Fornitore di servizi online che consentono a enti, negozi e commercianti di accettare pagamenti elettronici con una varietà di metodi di pagamento, tra cui carta di credito, pagamenti basati su banca come addebito diretto, trasferimento bancario.
- Punteggio ESG
Giudizio sintetico espresso su una scala di lettere o numeri da un soggetto indipendente sui profili ambientali, sociali e di governo societario (environmental, social and governance, ESG) di un emittente, uno strumento finanziario o un fondo di investimento. La valutazione, nella sua accezione più ampia, tiene conto dell’esposizione ai rischi ESG e della capacità del soggetto valutato di gestirli e cogliere le eventuali opportunità. Si differenzia dal rating tradizionale che valuta il merito creditizio dell’impresa sulla base di variabili economico-finanziarie. Nella valutazione ESG gli indicatori più frequentemente considerati per ciascuno dei tre profili di sostenibilità riguardano:
- aspetti ambientali: emissioni di gas serra, inquinamento e consumo di risorse naturali;
- aspetti sociali: politiche di genere, diritti umani, standard lavorativi e sindacali;
- il governo societario: composizione degli organi societari, procedure di controllo interno, politiche di retribuzione, diritti degli azionisti e contrasto della corruzione.
- Punto base (Basis point)
Corrisponde a un centesimo di punto percentuale.
- Purchasing managers' indices (PMI)
I PMI sono indici macroeconomici che si basano su indagini campionarie condotte mensilmente su aziende del settore manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni in molti paesi. L'indagine raccoglie, per ciascun settore, le risposte date dai responsabili degli acquisti su quesiti inerenti, tra l'altro, alla produzione, ai nuovi ordini, all'occupazione e ai prezzi.