V
- Valore aggiunto
Corrisponde alla differenza tra il valore della produzione totale e quello dei consumi intermedi necessari per ottenerla; è valutato ai prezzi del produttore, a quelli base e al costo dei fattori. I primi rappresentano il prezzo ricevibile dal produttore per unità di bene o servizio prodotta, esclusa l’IVA pagata dall’acquirente; i secondi sono ottenuti deducendo tutte le imposte sui prodotti, ma includendo ogni contributo ai prodotti. Il costo dei fattori si ottiene dai prezzi base, sottraendovi le imposte alla produzione e sommandovi i contributi alla produzione.
- Valore nozionale
Valore dell’attività finanziaria a cui si riferisce un contratto derivato. Ad esempio, per uno swap sui tassi di interesse il valore nozionale è il capitale su cui sono calcolati gli interessi scambiati dalle controparti (vedi: Swap sui tassi di interesse, sulle valute e sui tassi di inflazione). Per un future su un indice di borsa – contratto nel quale le operazioni di vendita o di acquisto sono espresse in termini di valore di ciascuna delle unità che compongono l’indice (ad es. in un contratto che fa riferimento a un indice pari a 132 si fissa un prezzo unitario per ciascuna delle 132 unità che lo compongono)– il valore nozionale è calcolato come prodotto tra il valore unitario dell’indice e il numero di unità dell’indice cui si riferisce il contratto.
- Valori mobiliari
Titoli di Stato, obbligazioni ordinarie e convertibili, azioni, quote di risparmio, warrant e diritti di opzione, quote di fondi comuni mobiliari.
- Venture capital
Finanziamento mediante apporto di capitale di rischio, generalmente sotto forma di partecipazione di minoranza, spesso a imprese con alto potenziale di crescita. La partecipazione, usualmente detenuta per un arco di tempo medio-lungo in aziende nuove o di piccola e media dimensione, è diretta a favorire lo sviluppo delle imprese.
- Very short-term credit facility
Linea di credito di brevissimo termine prevista dagli Accordi europei di cambio II (AEC II; vedi) per il finanziamento degli interventi ufficiali nei mercati dei cambi effettuati dalle banche centrali dei paesi che partecipano agli accordi.
- Vigilanza Bancaria
Le finalità dell’attività di vigilanza delle Autorità creditizie sono individuate dalla legge e riguardano la sana e prudente gestione dei soggetti vigilati nonché la stabilità complessiva, l’efficienza e la competitività del sistema finanziario nel suo complesso.
La Banca d’Italia in particolare esercita funzioni di controllo sulle banche miranti a contenere il rischio che queste, in caso di crisi, divengano insolventi con effetti distorsivi del sistema creditizio.
I principali obiettivi della vigilanza bancaria sono dunque:
- minimizzare gli effetti delle crisi degli intermediari bancari
- impedire che da crisi di singoli intermediari scaturiscano situazioni di instabilità del sistema creditizio
- tutelare gli interessi dei depositanti controllando che gli intermediari bancari rispettino la normativa dettata per l’esercizio dell’attività bancaria.
- Volatilità implicita (o Volatilità attesa)
Variabilità del prezzo di un'attività finanziaria o reale, desunta dal valore delle opzioni di acquisto o di vendita dell'attività stessa applicando formule quali quelle di Black e Scholes (cfr., tra gli altri, F. Black, The pricing of commodity contracts, "Journal of Financial Economics", 1-2, 1976). Si differenzia dalla volatilità storica, che è calcolata sulle effettive variazioni passate del prezzo stesso.