La Banca d'Italia può essere chiamata a effettuare, insieme con le altre Banche centrali nazionali (BCN) e con la Banca centrale europea (BCE), interventi sul mercato dei cambi in conformità al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (UE). Può effettuare interventi anche nell'ambito degli Accordi europei di cambio II (AEC II), che delineano l'assetto per la cooperazione nelle politiche del cambio tra la BCE e le BCN degli Stati membri della UE che non hanno adottato l'euro.
La Banca d'Italia può inoltre operare sul mercato dei cambi per modificare la composizione delle proprie riserve in valuta, per le attività connesse con il servizio finanziario del debito in valuta della Repubblica italiana e in relazione agli accordi con il Fondo monetario internazionale.
La Banca d'Italia monitora costantemente il mercato dei cambi, analizza l'andamento delle principali valute sulla base delle informazioni fornite dai principali information provider, nonché dagli operatori di mercato. Pubblica quotidianamente i cambi di riferimento dell'euro e, nel portale dei tassi di cambio, le quotazioni di tutte le valute dotate di codice ISO contro euro e contro dollaro. Nel medesimo portale, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, la Banca rende disponibili anche i cambi medi mensili e annuali validi ai fini fiscali; il Ministero dell'Economia e delle Finanze ne cura la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
La Banca d'Italia aderisce ai principi del Codice Globale del mercato dei cambi (FX Global Code).