Cos'è
Il servizio permette di sostituire banconote e monete in euro danneggiate, cambiare banconote e monete in euro con altre di taglio diverso.
Chi può fruirne
- chi è in possesso di banconote in euro logore o comunque danneggiate, cioè sporche, macchiate o accidentalmente scolorite, oppure "mutilate" di una parte di norma inferiore alla metà del biglietto
- chi ha monete in euro danneggiate
- chi desidera banconote di taglio diverso o vuole cambiare le monete in banconote (o viceversa).
Come
Consegnando monete e banconote in una qualunque delle Filiali della Banca d'Italia che offrono il servizio, oppure alle banche e agli uffici postali che possono offrirlo.
La richiesta di cambio taglio di un numero di monete superiore a 500 pezzi, può non essere effettuata a vista allo sportello, ma completata in un momento successivo. In tal caso l'esibitore dovrà consegnare allo sportello le monete compilando una distinta di versamento e sottoscrivendo una manleva con cui accetta, senza alcuna eccezione e riserva, il risultato delle verifiche di dettaglio effettuate successivamente dalla Filiale della Banca d'Italia in sua assenza, ai fini del riconoscimento del controvalore in contanti o tramite bonifico su c/c. Per favorire un primo riscontro delle monete versate potrà essere richiesto all'esibitore di presentare le monete in buste trasparenti distinte per taglio.
Per maggiori informazioni sul servizio è possibile rivolgersi alle Filiali della Banca d'Italia.
Per le monete, la competenza per la valutazione dell'ammissibilità al rimborso delle monete logore e danneggiate è dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Informazioni utili
Con l'introduzione delle banconote e delle monete in euro, le banconote e le monete in lire hanno cessato di avere corso legale il 28.2.2002, a conclusione del periodo di doppia circolazione. Dal 7 dicembre 2011 non è stato più possibile convertire in euro biglietti e monete in lire (art. 26 del D.L. 201/2011). La Corte Costituzionale ha ora dichiarato l'illegittimità dell'art. 26 del D.L. 201/2011. Nel novembre 2015 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che anticipava dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 il termine ultimo per la conversione delle lire. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Banca d'Italia hanno quindi definito le modalità con le quali dare esecuzione alla sentenza.
Dal 22 gennaio 2016, chi è in grado di documentare di aver richiesto di convertire lire tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, specificandone l'importo, può eseguire la conversione presso una delle Filiali della Banca d'Italia che svolgono il servizio di Tesoreria dello Stato, vale a dire: Agrigento, Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Forlì, Genova, L’Aquila, Lecce, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Torino, Trento, Trieste, Venezia, Verona.
Gli interessati potranno recarsi allo sportello portando - oltre alle lire da convertire - idonea documentazione della richiesta fatta a suo tempo, in particolare: richieste scritte (cartacee con sottoscrizione, tramite PEC o semplici e-mail), ovvero dichiarazioni relative alla mancata effettuazione del cambio da parte di una Filiale della Banca d'Italia, purché sottoscritte da parte del personale dell'Istituto, con data non successiva al 28 febbraio 2012. La conversione potrà avvenire anche sulla base di una diversa documentazione, purché la stessa presenti analoghe caratteristiche di affidabilità, che saranno valutate caso per caso dalla Banca d'Italia. Per quanto riguarda le cause legali in corso, ove sussistano le condizioni, la Banca d'Italia proporrà la stipula di specifici accordi transattivi con gli avvocati dei ricorrenti. Per altri eventuali casi, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha in corso gli indispensabili approfondimenti giuridici e finanziari, per i quali la Banca d'Italia presterà la propria collaborazione.
Per chiarimenti e segnalazioni è attiva la casella conversionelireeuro@bancaditalia.it.