Da gennaio 2020 la Banca centrale europea (BCE) e le banche centrali nazionali dell'area dell'euro stanno conducendo una serie di attività, che includono analisi e sperimentazioni, per la possibile introduzione di un euro digitale. Si tratterebbe di una versione digitale del contante, emessa e garantita dall'Eurosistema. Questa opzione di pagamento aggiuntiva offerta ai cittadini dell'area dell'euro andrebbe ad affiancarsi alle banconote e alle monete, non le sostituirebbe.
L'euro digitale rappresenterebbe l'evoluzione naturale del contante nell'era digitale, un po' come le banconote hanno rappresentato un'evoluzione delle monete. Sarebbe un mezzo di pagamento sicuro, disponibile gratuitamente per chi voglia utilizzarlo per i propri pagamenti digitali in qualsiasi paese dell'area dell'euro, anche in assenza di connessione Internet o servizi di telefonia mobile. La differenza tra una banconota in euro e l'euro digitale sarebbe paragonabile a quella tra una foto su cornice digitale e la sua stampa: cambierebbe il supporto ma il contenuto rimarrebbe lo stesso.
L'euro digitale non sarebbe una criptovaluta, in quanto garantito da una banca centrale, con valore nominale costante e corso legale; non sarebbe nemmeno uno strumento di investimento ma un mezzo di pagamento, a beneficio dell'economia e dell'intera società.
L'euro digitale costituirebbe un presidio di stabilità per la nostra moneta nell'era digitale.
Il progetto dell'euro digitale è attualmente nella sua fase di preparazione, iniziata a novembre 2023 dopo la conclusione della fase istruttoria. Questo passaggio non implica una decisione sull'eventuale emissione dell'euro digitale.