Il Direttorio è un organo collegiale, costituito dal Governatore, dal Direttore generale e da tre Vice direttori generali, competente per l’assunzione dei provvedimenti aventi rilevanza esterna relativi all’esercizio delle funzioni pubbliche attribuite dalla legge alla Banca per il perseguimento delle finalità istituzionali, con esclusione delle decisioni rientranti nelle attribuzioni del SEBC.
Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Governatore. Delle riunioni viene redatto apposito verbale (artt. 22, 23, 24 dello Statuto).
Titoli Onorari
Il Consiglio Superiore, secondo una tradizione istituita dal Governatore Einaudi, può riconoscere ai membri del Direttorio, al momento della cessazione del mandato, il titolo di "onorario" quale segno di riconoscenza per l'opera svolta al servizio della Banca e per mantenere vivo il legame con essa.
Il primo a fregiarsi di questo titolo fu Niccolò Introna, Direttore Generale dal 1945 al 1946 e prima ancora Commissario straordinario della Banca per le zone liberate, nominato Direttore Generale onorario all'atto delle sue dimissioni. In epoca successiva hanno goduto della qualifica di "onorari" Donato Menichella, Paolo Baffi, Carlo Azeglio Ciampi, Antonino Occhiuto, Fabrizio Saccomanni e Vincenzo Desario; oggi è Governatore onorario Mario Draghi.
L'attribuzione della qualifica non implica alcun compito all'interno dell'Istituto né emolumenti di sorta; gli "onorari" non partecipano alle riunioni del Direttorio né a quelle del Consiglio superiore. Per loro non sono previsti benefici quali strutture segretariali o auto di servizio; hanno a disposizione un'unica stanza da utilizzare per esigenze legate alla gestione dei loro archivi ovvero come punto d'appoggio occasionale quando debbano sbrigare incombenze relative ai loro passati incarichi in Banca.