Relazione sulla gestione e sulla sostenibilità sul 2024 in sintesi

Go to the english version Cerca nel sito

L'azione istituzionale

Le decisioni e le azioni della Banca d'Italia sono finalizzate principalmente al perseguimento della stabilità monetaria e della stabilità del sistema finanziario nel suo complesso e nelle sue singole componenti (ossia intermediari, operatori e infrastrutture di trading e post-trading). Rispetto a questi obiettivi, le funzioni istituzionali possono essere ricondotte a quattro aree: la moneta, il sistema finanziario, la ricerca e la statistica, i servizi per lo Stato.

Per ciascuna area vengono descritte le novità dell'anno e riportate, nei riquadri finali, le principali funzioni svolte.

banner moneta

Moneta

La politica monetaria. - Nel corso del 2024, alla luce del graduale miglioramento delle prospettive sull'inflazione, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha allentato il grado di restrizione della politica monetaria, riducendo i tassi ufficiali a partire dal mese di giugno. La discesa dei tassi è stata affiancata da una contrazione delle consistenze dei titoli delle banche centrali causata dalla riduzione e dalla successiva interruzione dei reinvestimenti del programma di emergenza pandemica (Pandemic Emergency Purchase Programme, PEPP), oltre che dalla progressiva scadenza dei titoli del programma di acquisto di attività finanziarie (Asset Purchase Programme, APP). Alla fine dell'anno il portafoglio titoli di politica monetaria detenuto dalla Banca d'Italia ammontava a circa 591 miliardi di euro (657 alla fine del 2023).

Nel 2024 il Consiglio direttivo ha formalizzato il nuovo assetto operativo della politica monetaria, già in uso nei fatti, stabilendone i parametri fondamentali. Nello specifico l'Eurosistema continuerà a indirizzare l'orientamento della politica monetaria mediante il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale; la liquidità verrà fornita attraverso un'ampia varietà di strumenti, che comprenderanno in una fase successiva anche operazioni strutturali di rifinanziamento e un portafoglio strutturale di titoli; questo assetto sarà oggetto di revisione entro il 2026.

Le riserve valutarie e l'oro. - Sono state effettuate operazioni in cambi per un controvalore di 3,7 miliardi di euro (7,6 nel 2023), con l'obiettivo di garantire la copertura degli esborsi e degli introiti in valuta estera della Repubblica italiana e di gestire le riserve valutarie dell'Istituto. Al 31 dicembre 2024 il controvalore delle riserve auree e delle attività nette in valuta era pari a 254,7 miliardi di euro, in aumento di 55 miliardi rispetto alla fine del 2023, principalmente per l'incremento della quotazione dell'oro.

Le banconote. - Nell'anno la Banca ha prodotto 687 milioni di biglietti in euro. La capacità produttiva è stata impegnata inoltre nella realizzazione di banconote test e in progetti di cooperazione con altre banche centrali nazionali (BCN), per un volume complessivo di 129 milioni di biglietti. L'Istituto ha continuato a svolgere attività di ricerca e sviluppo a supporto dell'Eurosistema. Nel 2024 sono proseguiti i lavori connessi con l'evoluzione dei punti di accesso al contante e con la loro distribuzione sul territorio nazionale; nelle sedi internazionali la Banca ha continuato a partecipare alle attività in materia di accesso al contante e sua accettazione come strumento di pagamento.

I sistemi di pagamento. - I servizi TARGET sono cresciuti in termini di transazioni regolate: nel sistema T2 sono stati effettuati in media al giorno 415.600 pagamenti (404.000 nel 2023), in T2S 791.400 (699.900 nel 2023) e in Target Instant Payment Settlement (TIPS) 1,3 milioni (1,1 nel 2023); quest'ultimo dal febbraio 2024 regola anche pagamenti in corone svedesi. In linea con il programma del G20 sui pagamenti transfrontalieri, sono stati avviati i lavori per consentire in TIPS anche il regolamento di pagamenti tra due diverse valute. Sono proseguite le attività a livello di Eurosistema per realizzare il sistema comune di gestione delle garanzie per le operazioni di credito dell'Eurosistema (Eurosystem Collateral Management System, ECMS), che sarà avviato il 16 giugno 2025.

L'euro digitale. - È continuata la fase di preparazione del progetto dell'euro digitale che terminerà nel 2025. Sono stati compiuti progressi nella definizione delle norme tecniche che dovranno guidare l'offerta dei servizi associati e nella selezione dei potenziali fornitori della piattaforma tecnologica.

La supervisione sui mercati, la sorveglianza sui sistemi e sugli strumenti di pagamento. - Si sono intensificate le attività di valutazione e controllo dei rischi e dei presidi adottati dai mercati finanziari, dalle relative infrastrutture e dai sistemi di pagamento, con particolare riguardo al rafforzamento della resilienza operativa e digitale. Sono proseguiti i lavori per sostenere l'integrazione delle infrastrutture di mercato italiane nel gruppo Euronext nonché il contributo agli sviluppi normativi per promuovere l'innovazione finanziaria in ambito europeo e nazionale e per espandere la vigilanza sulle controparti centrali europee. È stato ulteriormente potenziato l'impegno per la resilienza cibernetica del sistema finanziario. La sorveglianza si è concentrata sia sul corretto funzionamento degli strumenti, dei servizi di pagamento e dei relativi circuiti, sia sugli schemi di pagamento a rilevanza nazionale ed europea. L'attività di monitoraggio e analisi del mercato ha riguardato soprattutto l'efficienza e la sicurezza del comparto. Sono proseguite le iniziative nell'ambito del Comitato Pagamenti Italia e dei facilitatori di innovazione gestiti dall'Istituto: il Canale FinTech, con 47 interlocuzioni rivolte a diversi operatori; Milano Hub, con 11 progetti ammessi su 26 candidature; la sandbox regolamentare che ha chiuso la seconda finestra temporale per la presentazione delle domande.

COSA FA LA BANCA D'ITALIA

area moneta

POLITICA MONETARIA - La Banca contribuisce alle decisioni dell'Eurosistema volte a perseguire l'obiettivo primario della stabilità dei prezzi. Per indirizzare l'inflazione verso il target, l'Eurosistema interviene con misure attraverso cui immette liquidità nel sistema bancario o la assorbe da esso.

RISERVE VALUTARIE E ORO - La Banca amministra le riserve ufficiali del Paese costituite da attività in valuta estera e oro; esse sono parte integrante di quelle dell'Eurosistema.

BANCONOTE E MONETE - La Banca produce annualmente la quantità di banconote stabilita dall'Eurosistema, immette in circolazione i biglietti e provvede alla verifica delle banconote riconsegnate, occupandosi del ritiro e della distruzione di quelle non più idonee alla circolazione.

SISTEMI DI PAGAMENTO - La Banca gestisce le infrastrutture dei pagamenti dell'Eurosistema: T2 per il regolamento dei pagamenti all'ingrosso, TARGET2-Securities (T2S) per il regolamento delle transazioni in titoli, TARGET Instant Payment Settlement (TIPS) per i pagamenti istantanei, e il sistema di compensazione nazionale BI-comp.

PROGETTO DELL'EURO DIGITALE - La Banca partecipa al progetto per l'introduzione di una moneta elettronica di banca centrale.

SUPERVISIONE SUI MERCATI E SORVEGLIANZA SUI SISTEMI E STRUMENTI DI PAGAMENTO - La Banca concorre ad assicurare la stabilità monetaria e finanziaria e un sistema dei pagamenti efficiente e sicuro.

Banner sistema

Sistema finanziario

La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari. - Nel 2024 l'azione di vigilanza prudenziale sulle banche e sugli altri intermediari ha riguardato principalmente: (a) i rischi di credito, con approfondimenti sulla gestione dei crediti deteriorati e sull'efficacia delle operazioni di cartolarizzazione; (b) i rischi di liquidità e di tasso di interesse, avendo riguardo anche agli effetti della scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine; (c) il rischio informatico e le implicazioni connesse sia con le nuove tecnologie, sia con l'esternalizzazione dei servizi informatici; (d) l'adeguatezza patrimoniale e i modelli di business; (e) il rischio climatico e la finanza sostenibile; (f) gli assetti di governo societario. Sono state condotte oltre 10.600 azioni di vigilanza conoscitiva e correttiva su banche e oltre 4.000 su altri intermediari finanziari non bancari. La Banca d'Italia ha contribuito anche alle analisi e al dibattito per la definizione delle politiche, degli standard internazionali e delle norme europee; ha inoltre emanato nuove disposizioni e ha aggiornato quelle esistenti per adeguare la disciplina nazionale al quadro regolamentare europeo.

La vigilanza in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. - In materia di antiriciclaggio, la Banca d'Italia ha partecipato ai lavori coordinati dall'Autorità bancaria europea (European Banking Authority, EBA) per elaborare la normativa secondaria necessaria ad attuare il nuovo quadro normativo e istituzionale europeo. Ha collaborato alla revisione delle norme nazionali per includere i prestatori di servizi in criptoattività tra gli intermediari sottoposti alla vigilanza antiriciclaggio da parte della Banca stessa. Sono state condotte attività di controllo sia a distanza sia in forma ispettiva (l'attività svolta dall'Unità di informazione finanziaria per l'Italia (UIF), che pur facendo parte dell'Istituto è caratterizzata da uno specifico regime di autonomia, è descritta nel relativo Rapporto annuale). Nell'anno l'Istituto ha effettuato oltre 600 azioni di vigilanza conoscitiva e correttiva e 43 accertamenti ispettivi.

La tutela dei clienti e l'educazione finanziaria. - Nel 2024 sono state condotte attività di vigilanza, a distanza e ispettive, in esito alle quali è stato chiesto agli intermediari di restituire alla clientela 54 milioni di euro. La Banca ha esaminato circa 14.700 segnalazioni dai clienti (13.800 nel 2023), con un tempo medio di risposta di 13 giorni. L'Arbitro Bancario Finanziario ha definito quasi 14.000 ricorsi (15.000 nel 2023), accogliendone, totalmente o parzialmente, il 48 per cento. Con riferimento all'educazione finanziaria, si sono intensificati i progetti indirizzati a specifici gruppi di popolazione, le attività destinate alle scuole e le iniziative di divulgazione. In tutti questi ambiti l'Istituto ha collaborato con i Ministeri competenti e ha partecipato ai principali gruppi e consessi tematici, nazionali e internazionali.

La gestione delle crisi. - In qualità di autorità nazionale di risoluzione, nel 2024 la Banca d'Italia ha preso parte alle attività di diverse istituzioni, partecipando ai lavori sulla revisione della normativa sulla gestione delle crisi e sulla protezione dei depositi. È proseguita la collaborazione con il Comitato di risoluzione unico (Single Resolution Board, SRB) sulle attività di pianificazione della risoluzione per le banche significative ed è stato completato il ciclo di pianificazione per quelle meno significative. L'Istituto ha contribuito, all'interno dell'SRB, alla redazione di 12 piani di risoluzione per banche significative italiane e ha approvato 111 piani riguardanti banche meno significative. Nel 2024 l'Istituto ha inoltre disposto due nuove procedure di liquidazione coatta amministrativa; alla fine dell'anno ne erano in corso 38 relative a 19 banche, 7 SIM, una capogruppo di SIM, 8 SGR, un istituto di pagamento, una società di factoring e una finanziaria. Le liquidazioni volontarie oggetto di supervisione sono state 19 (di cui una avviata nel 2024): 2 relative a banche e 17 ad altri intermediari.

La stabilità finanziaria e le politiche macroprudenziali. - Nel corso del 2024 la Banca d'Italia ha svolto analisi ad ampio spettro sulla vulnerabilità di imprese e famiglie, sulla qualità dei prestiti bancari e sui rischi connessi con l'andamento dei mercati. Tenendo anche conto della buona condizione sotto il profilo sia reddituale sia patrimoniale degli intermediari, l'Istituto ha richiesto a tutte le banche e i gruppi bancari autorizzati in Italia la costituzione di una riserva di capitale per il rischio sistemico. Ha partecipato infine ai lavori sulla stabilità finanziaria nelle varie sedi di cooperazione internazionale.

COSA FA LA BANCA D'ITALIA

area sistema finanziario

VIGILANZA SUGLI INTERMEDIARI BANCARI E FINANZIARI - La Banca è autorità di vigilanza a salvaguardia della solidità delle banche e degli altri intermediari finanziari, per la tutela del risparmio e per la stabilità del sistema finanziario. I poteri sulle banche e sulle società di intermediazione mobiliare sono esercitati secondo le modalità stabilite dal Meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism, SSM) attivo fra i paesi dell'area dell'euro.

VIGILANZA IN MATERIA DI CONTRASTO AL RICICLAGGIO E FINANZIAMENTO AL TERRORISMO - La Banca dispone di poteri normativi, di controllo e sanzionatori nei confronti degli intermediari bancari e finanziari.

PREVENZIONE DEL RICICLAGGIO E UNITÀ DI INFORMAZIONE FINANZIARIA PER L'ITALIA - L'Unità di informazione finanziaria per l'Italia (UIF), interna ma autonoma, analizza le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, e trasmette i risultati delle analisi alle autorità competenti.

TUTELA DEI CLIENTI ED EDUCAZIONE FINANZIARIA - La Banca promuove la tutela dei clienti e l'educazione finanziaria attraverso la regolamentazione e la vigilanza sul comportamento degli intermediari, nonché fornendo servizi di tutela individuale e promuovendo iniziative di sostegno all'educazione finanziaria.

GESTIONE DELLE CRISI - La Banca è autorità nazionale di risoluzione e gestione delle crisi, per fronteggiare in modo ordinato eventuali dissesti bancari salvaguardando la stabilità finanziaria e contenendo i costi per la collettività. Questi poteri sono esercitati nei limiti e secondo le modalità stabilite dal Meccanismo di risoluzione unico (Single Resolution Mechanism, SRM) attivo fra i paesi dell'area dell'euro.

STABILITÀ FINANZIARIA E POLITICHE MACROPRUDENZIALI - La Banca persegue la stabilità finanziaria esercitando la vigilanza macroprudenziale sul sistema finanziario nel suo complesso, per la mitigazione dei rischi sistemici.

Bannera ricerca

Ricerca e statistica

La ricerca economica e la cooperazione internazionale. - L'attività di ricerca si è focalizzata sulla dinamica delle principali variabili macroeconomiche, con particolare riferimento ai tempi, alle modalità e all'intensità della trasmissione degli shock, nonché al ruolo delle aspettative, della crescita dei salari, della produttività e dei margini di profitto. Sono state inoltre esaminate le implicazioni per la politica monetaria del nuovo contesto macroeconomico, caratterizzato da alta inflazione, crescita contenuta e forti trasformazioni dell'economia e dei mercati finanziari, con riferimento sia al suo orientamento sia alla valutazione della sua trasmissione, anche in considerazione delle revisioni della strategia e dell'assetto operativo. Nel 2024 sono stati pubblicati 128 lavori di ricerca nelle principali collane dell'Istituto e 91 contributi esterni, come gli articoli pubblicati in riviste scientifiche. Nell'ambito della cooperazione internazionale, la Banca d'Italia ha presieduto, assieme al Ministero dell'Economia e delle finanze (MEF), il Filone finanziario del G7 e ha partecipato a varie iniziative in ambito G20. La cooperazione tecnica a favore dei paesi emergenti è proseguita: sono state realizzate 100 iniziative, coinvolgendo circa 1000 esperti provenienti da 77 paesi.

Le statistiche. - Nel 2024 è cresciuto l'interesse del pubblico verso le statistiche diffuse dalla Banca d'Italia: sono aumentati di quasi un terzo sia i download delle pubblicazioni statistiche periodiche (da 616.000 a 817.000), sia gli accessi alla Base dati statistica (BDS, da 345.000 a 449.000). Sono stati somministrati oltre 26.500 questionari a imprese, famiglie e altri operatori economici. È stata inoltre intensa la collaborazione con l'Istat per migliorare la coerenza tra le statistiche sull'estero e i conti nazionali.

COSA FA LA BANCA D'ITALIA

area ricerca e statistica

RICERCA E ANALISI ECONOMICA - La Banca svolge attività di ricerca e analisi economica a supporto dell'azione istituzionale nell'ambito della politica monetaria, del perseguimento della stabilità finanziaria, della cooperazione internazionale e della consulenza al Parlamento e al Governo.

STATISTICHE - La Banca cura la raccolta, la compilazione e la diffusione di statistiche su moneta, credito, finanza, sistema dei pagamenti, bilancia dei pagamenti, conti finanziari e finanza pubblica.

Banner servizi

Servizi per lo Stato

I servizi per lo Stato. - La Banca ha eseguito circa 48 milioni di operazioni di incasso e pagamento per conto delle Amministrazioni dello Stato e oltre 109 milioni per altri enti pubblici; ha inoltre curato per conto del MEF il collocamento di titoli di Stato per un valore nominale complessivo di 546 miliardi di euro. All'inizio del 2025 è diventato operativo il sistema ReTes, un ampio programma di reingegnerizzazione delle procedure di tesoreria, che consente significative semplificazioni nei processi, il superamento di strumenti obsoleti e l'introduzione di uno standard unico per l'interazione con le Amministrazioni pubbliche.

COSA FA LA BANCA D'ITALIA

area servizi per lo Stato

La Banca, in qualità di tesoriere dello Stato, esegue tutte le disposizioni di pagamento delle Amministrazioni statali, incassa le somme loro dovute a qualsiasi titolo e rendiconta tali operazioni; collabora con il Ministero dell'Economia e delle finanze nella gestione della liquidità e del debito pubblico.

I principali risultati dell'anno

In sintesi: l'infografica riporta i principali risultati dell'anno per le diverse funzioni istituzionali svolte della Banca d'Italia. Scheda: l'infografica riporta per ogni funzione svolta dalla Banca uno o più indicatori relativi all'anno 2024. In dettaglio: OPERAZIONI DI POLITICA MONETARIA EFFETTUATE DALLA BANCA D'ITALIA 23 miliardi di euro  (rifinanziamento complessivo a fine anno) 591 miliardi di euro  (portafoglio complessivo a fine anno) RISERVE VALUTARIE E ORO 255 miliardi di euro BANCONOTE IN EURO PRODOTTE 687 milioni di biglietti PAGAMENTI IN T2 415.600 al giorno 1.790 miliardi di euro  (valore medio giornaliero) CONTATTI SUL SITO DELLA BANCA D'ITALIA 16.030 Canale Fintech 17.395 Milano Hub 15.883 sandbox regolamentare AZIONI DI VIGILANZA SU BANCHE E INTERMEDIARI NON BANCARI 119 ispezioni 15.700 analisi, confronti, lettere di intervento, provvedimenti AZIONI DI VIGILANZA IN AMBITO AML/CFT SU BANCHE E INTERMEDIARI NON BANCARI 606 confronti, lettere di intervento PIANI DI RISOLUZIONE SU INTERMEDIARI ITALIANI 111 banche meno significative 12 banche significative (contributi all'SRB) DECISIONI ABF 14.000 decisioni 48% ricorsi accolti totalmente o parzialmente VIGILANZA MACROPRUDENZIALE 7 istituzioni a rilevanza sistemica LAVORI DI RICERCA ECONOMICA PUBBLICATI 219 pubblicazioni BASE DATI STATISTICA 449.000 accessi 20.000 dati disponibili per il pubblico INCASSI E PAGAMENTI PER CONTO DI AMMINISTRAZIONI ED ENTI PUBBLICI 157 milioni di operazioni

Il funzionamento della Banca

L'assetto di governo. - La Banca d'Italia è un istituto di diritto pubblico. Gli organi di governo sono: il Governatore, il Direttorio, il Direttore generale e i Vice Direttori generali, il Consiglio superiore, il Collegio sindacale, l'Assemblea dei Partecipanti.

Il 9 maggio 2025 è giunto al termine il mandato della Vice Direttrice generale Alessandra Perrazzelli, nominata con il DPR del 3 maggio 2019 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 28 maggio 2019. Il Consiglio superiore, nella seduta straordinaria del 15 maggio 2025, ha nominato, per l'approvazione attraverso il previsto iter governativo, come nuovo Vice Direttore generale Sergio Nicoletti Altimari, Capo del Dipartimento Economia e statistica.

Nel febbraio 2025 si sono dimessi i Consiglieri superiori Francesco Argiolas e Massimo Luciani, rispettivamente presso le Sedi di Cagliari e di Roma; sono in corso le procedure per le nuove nomine. Il 31 marzo 2025 l'Assemblea dei Partecipanti ha rinnovato il Collegio sindacale, confermando tutti i Sindaci effettivi e supplenti in carica.

Gli interventi organizzativi. - Nel corso dell'anno sono stati attuati alcuni interventi per adeguare l'assetto organizzativo. Sono state istituite due Unità: una per sostenere il ruolo della Banca d'Italia nella partecipazione al progetto dell'Eurosistema per l'euro digitale e l'altra per curare la progettazione, la realizzazione e il collaudo del terzo data center dell'Istituto. Il Dipartimento Mercati e sistemi di pagamento è stato scisso in due nuovi Dipartimenti, il primo impegnato sui mercati e sulle operazioni di politica monetaria e il secondo sui pagamenti e sulle infrastrutture di mercato. Nel gennaio 2025 è stato approvato dal Consiglio superiore il piano di sviluppo e di adeguamento della rete territoriale che si pone gli obiettivi di: (a) potenziare il ruolo delle Filiali nelle attività di rilevanza strategica; (b) rafforzare il rapporto tra la Banca e i diversi soggetti presenti sul territorio; (c) migliorare il coordinamento tra rete periferica e Amministrazione centrale nonché l'equilibrio tra operatività e risorse. Per ragioni di efficienza e di razionalizzazione delle attività della rete nel suo complesso, le Filiali di Brescia e di Livorno saranno chiuse e il numero delle Filiali passerà quindi da 38 a 36. Il progetto è inoltre accompagnato da iniziative di comunicazione interna e campagne di ascolto e consulenza indirizzate al personale coinvolto. Infine, ad aprile del 2025 il Consiglio superiore ha deliberato di ricollocare: la gestione della circolazione monetaria nel Dipartimento Pagamenti e infrastrutture di mercato, per favorire una gestione unitaria dei fenomeni attinenti al settore dei pagamenti e per valorizzare la connessione degli strumenti più innovativi con quelli tradizionali; la produzione delle banconote nel Dipartimento Risorse umane e informazione - che viene rinominato Risorse umane, informazione e produzione delle banconote - in relazione al particolare rilievo che hanno assunto, per la funzione Banconote, le tematiche gestionali. A seguito di tale intervento viene conseguentemente rimosso il Dipartimento Circolazione monetaria. La modifica organizzativa è in fase di attuazione.

In sintesi: nella figura viene rappresentato l'organigramma della Banca d'Italia. Scheda: al vertice dell'organigramma troviamo il Direttorio e le unità, alle sue dirette dipendenze, non inquadrate in Dipartimenti e, nella parte centrale dell'organigramma sono riportati i Dipartimenti in cui è articolata la Banca e, nella parte sottostante, sono indicate le unità attraverso le quali la Banca opera sul territorio (filiali, delegazioni, ufficio presso la House of the Euro e centro di formazione a Perugia). In dettaglio: nella figura viene riportato, al vertice dell'organigramma, il Direttorio. Poi le seguenti unità, alle dirette dipendenze del Direttorio, non inquadrate in Dipartimenti: Unità di risoluzione e gestione delle crisi, Unità di supervisione e normativa antiriciclaggio, Unità Euro digitale, Avvocato generale, Consulenza legale, Segretario del Direttorio, Segreteria particolare del Direttorio, Comunicazione e Revisione interna. La Banca d'Italia è articolata in Dipartimenti, che sono elencati nella parte centrale della figura, in particolare: Vigilanza bancaria e finanziaria, Mercati e operazioni di politica monetaria, Informatica, Pianificazione, organizzazione e bilancio, Tutela della clientela ed educazione finanziaria, Pagamenti e infrastrutture di mercato, Economia e statistica, Risorse umane, informazione e produzione di banconote, Immobili e appalti Nella parte inferiore della figura sono infine riportate le unità in cui è articolata la Banca sul territorio. In particolare, l'Istituto svolge le proprie funzioni e offre servizi a istituzioni e cittadini sul territorio attraverso una rete di 38 Filiali; è presente all'estero con 3 Delegazioni e un ufficio di rappresentanza presso la House of the Euro a Bruxelles e dispone di un Centro di formazione a Perugia.

(1) Nuova articolazione dei Dipartimenti approvata dal Consiglio superiore il 30 aprile 2025. - (2) La House of the Euro, costituita a Bruxelles, ospita esperti della BCE e delle BCN per intensificare la cooperazione su tematiche di interesse comune, come la regolamentazione bancaria e finanziaria e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). (3) L'Unità di informazione finanziaria per l'Italia (UIF), istituita ai sensi del D.lgs. 231/2007, esercita le proprie funzioni in autonomia e indipendenza.

Le risorse umane. - Alla fine del 2024 la Banca d'Italia aveva 7.027 dipendenti (in crescita di 59 addetti rispetto all'anno precedente) a fronte di un aumento nell'Amministrazione centrale (120 dipendenti in più, 4.804 alla fine del 2024) e di una riduzione del personale sia presso le Filiali (37 dipendenti in meno, 1.944 alla fine dell'anno) sia in temporaneo distacco o aspettativa presso altri enti e organismi (24 dipendenti in meno, 275 alla fine dell'anno); il numero delle persone addette alle Delegazioni all'estero è rimasto invariato (4 dipendenti).

Le risorse informatiche. - Per ampliare la portata della trasformazione digitale nell'Istituto e accrescere la capacità di innovare sono stati avviati nuovi progetti per l'uso di modelli e tecniche di intelligenza artificiale e machine learning ed è stato esteso l'impiego dei servizi in cloud.

Le risorse logistiche. - È proseguito il processo di razionalizzazione e rinnovo del patrimonio immobiliare della Banca. Dal 2014 alla fine del 2024 sono state definite le dismissioni di circa il 72 per cento degli stabili non più utilizzati per fini istituzionali.

Il sistema dei controlli interni. - Nell'ambito del sistema di gestione dei rischi operativi, sono stati rilevati 55 incidenti, di cui solo uno con impatto alto. Ai fini della continuità operativa sono stati condotti circa 300 test. La Revisione interna, che rappresenta il terzo cardine del sistema dei controlli interni, ha effettuato 37 verifiche su processi, strutture e sistemi informatici.

I risultati economici e i costi operativi. - Le risorse finanziarie dell'Istituto derivano dall'esercizio della politica monetaria, dalla gestione delle riserve valutarie (incluso l'oro), dal portafoglio titoli detenuto a scopo di investimento e dai servizi offerti. Il risultato lordo del 2024, prima dell'utilizzo del fondo rischi generali e delle imposte, è stato negativo per 7.319 milioni di euro, principalmente in conseguenza dell'impatto dei tassi di interesse sulla redditività della Banca. Per effetto del rilascio di 5.800 milioni dal fondo rischi generali e del contributo positivo delle imposte di competenza pari a 2.363 milioni, l'esercizio 2024 si è chiuso con un utile netto di 844 milioni.

L'impiego di risorse nelle attività della Banca - valutato secondo i criteri di contabilità analitica condivisi con le altre banche centrali dell'Eurosistema e quindi non coincidente con il dato di bilancio - si è ragguagliato a 1.782 milioni, in diminuzione rispetto all'anno precedente dell'1 per cento in termini nominali e del 2 per cento al netto dell'inflazione. Circa il 63 per cento dei costi totali si riferisce all'impiego di lavoro, mentre la parte rimanente è relativa ai costi per beni e servizi. Tra questi ultimi sono scesi i costi per il consumo effettivo di materie prime nella produzione di banconote, mentre sono aumentati quelli per la partecipazione ai progetti del comparto statistico del Meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism, SSM), per lo sblocco dei pagamenti rimasti in sospeso fino all'approvazione dei criteri di condivisione dei costi tra BCN e autorità di vigilanza. Nel complesso il 58 per cento dei costi afferisce direttamente alle attività istituzionali, mentre la restante parte è relativa alle attività trasversali, funzionali allo svolgimento delle prime (il 13 per cento per la sola attività informatica).

L'impegno per la sostenibilità ambientale, sociale e nella condotta aziendale

La Banca d'Italia riconosce l'importanza delle tematiche legate alla sostenibilità nell'esercizio delle proprie funzioni e definisce strategie, politiche, azioni e indicatori su cui basare il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile e gestire gli impatti (attuali e potenziali) in tema ambientale, sociale e di condotta aziendale, nonché i connessi rischi finanziari. Le informazioni sono strutturate ispirandosi agli standard elaborati dallo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG).

banner ambiente

Ambiente

La Banca d'Italia promuove i temi della sostenibilità nei propri compiti istituzionali e nelle scelte di investimento. È inoltre impegnata a ridurre progressivamente la propria impronta ambientale e carbonica.

Finanza sostenibile. - Come autorità monetaria, investitore, autorità di supervisione sugli intermediari finanziari e istituto di ricerca, la Banca contribuisce allo sviluppo della finanza sostenibile; a questo obiettivo ha dedicato una specifica linea di azione nel Piano strategico 2023-2025.

La Banca, insieme alle altre BCN dell'area dell'euro, partecipa alla realizzazione del piano di azione dell'Eurosistema volto a includere considerazioni relative al cambiamento climatico nella strategia di politica monetaria. Le misure, definite nel 2022, promuovono l'integrazione dei fattori ambientali nei modelli di analisi macroeconomica, nella stima dei rischi gravanti sul bilancio dell'Eurosistema e nella gestione delle obbligazioni societarie acquisite per i portafogli di politica monetaria. Gli interventi sono concepiti in coerenza con l'obiettivo primario della stabilità dei prezzi.

Come investitore, l'Istituto ha integrato i criteri di sostenibilità nella gestione dei portafogli di investimento, in linea con la propria Carta degli investimenti sostenibili. Le metodologie adottate e i risultati conseguiti sono descritti nel Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici.

Nell'ambito della vigilanza sugli intermediari bancari e non bancari, la politica della Banca mira a verificare e ad accrescere la consapevolezza dei soggetti vigilati sui rischi connessi con le tematiche ambientali, nonché ad aggiornare costantemente le metodologie di supervisione. L'Istituto è impegnato, a livello internazionale ed europeo, nei lavori di adeguamento della regolamentazione per incorporare i rischi climatici e ambientali nei requisiti prudenziali e nella gestione del rischio degli intermediari.

Nel 2024 il dialogo di vigilanza con le banche meno significative e gli intermediari non bancari sui rischi climatici e ambientali si è focalizzato sul monitoraggio dell'attuazione dei piani di azione per il triennio 2023-25, definiti dagli intermediari per allinearsi alle aspettative della vigilanza. Le evidenze delle analisi svolte e l'aggiornamento delle buone prassi osservate sono state compendiate in un documento pubblicato a maggio del 2025. A dicembre del 2024 è stato inoltre pubblicato un documento - elaborato dal Tavolo per la finanza sostenibile presieduto dal MEF - che mira a fornire supporto alle piccole e medie imprese nella raccolta e nella produzione di informazioni sugli impatti ambientali, sociali e di condotta aziendale, agevolando il dialogo con le banche sui temi della sostenibilità e favorendo l'accesso ai finanziamenti.

La rilevanza per la Banca d'Italia dei temi inerenti alla sostenibilità ambientale e alla transizione ecologica è testimoniata inoltre dall'impegno, assunto con il Piano strategico 2023-2025, di approfondire la ricerca economica in questi settori, anche in collaborazione con istituzioni esterne e con l'accademia.

Nell'ambito dell'educazione finanziaria vengono promosse iniziative specifiche rivolte agli adulti e alle scuole per spiegare con un linguaggio semplice i temi della finanza sostenibile; una sezione dedicata a questo argomento è disponibile sul portale L'Economia per tutti.

Impronta ambientale diretta. - L'Istituto è impegnato a ridurre progressivamente il proprio impatto sull'ambiente. Una linea di azione del Piano strategico 2023-2025 è dedicata all'elaborazione di un piano di lungo termine, in via di definizione, per il raggiungimento di un livello di emissioni nette di gas serra pari a zero per le operazioni interne.

Sono proseguite le iniziative per il miglioramento dell'efficienza energetica e per la decarbonizzazione degli edifici di proprietà, ad esempio attraverso interventi sugli impianti elettrici e di climatizzazione, la progressiva installazione di impianti fotovoltaici e l'adozione di misure gestionali. Dal 2013 la Banca d'Italia acquista esclusivamente energia elettrica da fonti rinnovabili, al fine di incentivare queste modalità di produzione.

Con l'obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile, sono state installate ulteriori torrette per la ricarica di mezzi elettrici nelle pertinenze degli edifici di proprietà. Nella flotta di navette utilizzata per gli spostamenti casa-lavoro e per quelli tra le sedi della Banca si stanno progressivamente introducendo navette alimentate a metano, meno inquinanti.

Nel 2024 le emissioni totali di gas serra sono aumentate del 6 per cento rispetto all'anno precedente, soprattutto per effetto dell'incremento delle emissioni connesse con l'acquisto di beni e servizi e con il trasporto delle banconote da e verso le altre banche centrali e, in misura inferiore, di quelle legate ai viaggi di lavoro e agli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti. Rispetto al 2019, si confermano inferiori del 26 per cento. Nel confronto con il 2023 il consumo totale di energia si è ridotto del 3 per cento. In particolare, il fabbisogno elettrico è diminuito di poco più dell'1 per cento, nonostante la crescita dei consumi per i centri di elaborazione dati (4 per cento); quello del gas metano è sceso di circa il 5 per cento.

In parallelo all'impegno per la riduzione delle proprie emissioni di gas serra, la Banca ha cofinanziato nel 2024 alcuni progetti di forestazione e di produzione di energia rinnovabile in Centro e Sud America, acquistando sul mercato volontario crediti di carbonio certificati per 23.557 tonnellate di anidride carbonica equivalente. All'inizio del 2025, insieme al Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri, sono stati messi a dimora 1.700 alberi in aree urbane e periurbane del territorio italiano, aggiungendosi ai 4.500 già piantati in occasione del primo intervento di forestazione. Sulla base di una ricerca svolta a livello internazionale da un ente indipendente, la Banca d'Italia è risultata, insieme alla Bundesbank, la seconda banca centrale più verde dei paesi del G20 (dopo la Banque de France).

La Banca d'Italia e l'ambiente nel 2024

In sintesi: l'infografica riporta i principali risultati dell'anno della Banca d'Italia conseguiti nell'ambito della sostenibilità ambientale. Scheda: l'infografica riporta i principali indicatori relativi all'anno 2024 relativi alla finanza sostenibile e all'impronta ambientale diretta. In dettaglio: INTENSITÀ CARBONICA MEDIA DEGLI INVESTIMENTI IN FONDI AZIONARI STATUNITENSI E GIAPPONESI RISPETTO ALL'INDICE DI RIFERIMENTO  -44% INTENSITÀ CARBONICA MEDIA DEGLI INVESTIMENTI AZIONARI IN EURO RISPETTO ALL'INDICE DI RIFERIMENTO  -36% CONSUMI DI ENERGIA -3% rispetto al 2023 EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (GREENHOUSE GAS, GHG) RISPETTO AL PERIODO PREPANDEMICO (2019) -26% ENERGIA ELETTRICA RINNOVABILE ACQUISTATA 100% ENERGIA RINNOVABILE AUTOPRODOTTA +9% rispetto al 2023 banner impegno sociale

Impegno sociale

Collettività. - L'Istituto influisce sulla vita dei cittadini, tutelando la stabilità dei prezzi, salvaguardando il risparmio e garantendo l'accesso al credito e il corretto funzionamento delle infrastrutture, dei sistemi e servizi di pagamento. Nello svolgere le sue funzioni, la Banca consegue risultati economici che vanno a vantaggio della collettività, mediante la distribuzione degli utili allo Stato (in aggiunta al versamento delle imposte); a valere sul bilancio di esercizio 2024 sono stati assegnati allo Stato 644 milioni di euro.

Valorizzazione delle risorse umane. - L'Istituto tutela il proprio personale, che rappresenta il suo patrimonio più prezioso. Crescente attenzione è dedicata a promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, efficiente e in grado di rafforzare la capacità di innovare. Sono previsti specifici canali di ascolto a disposizione delle persone, anche per segnalare eventuali episodi di molestie e discriminazioni; a questi canali si aggiungono altri strumenti di coinvolgimento come i focus group e i questionari, nonché la partecipazione, attraverso i sindacati, alle decisioni destinate a incidere sul rapporto di lavoro. Le politiche gestionali sono improntate a principi di imparzialità e non discriminazione. Nel 2024 la Banca d'Italia ha conseguito dalla EDGE Certified Foundation la certificazione sulla parità di genere e sulle politiche che riguardano le disabilità, le persone che si identificano nel mondo LGBTIQ+, le diverse generazioni (EDGEPlus).

In tema di tutela della salute e sicurezza e del benessere del personale è stata affinata la metodologia di valutazione dei rischi e sono state svolte indagini per l'uso di nuovi macchinari per la produzione di banconote. L'impegno costante della Banca ai fini della tutela della salute e del benessere si è concretizzato infine in numerose iniziative comunicative e formative destinate ai dipendenti.

Particolare attenzione è riservata allo sviluppo del personale, anche attraverso percorsi mirati, sia professionali sia manageriali, e figure consulenziali dedicate. Nel complesso il 90 per cento dei dipendenti ha aderito a iniziative formative, con una media di 49 ore di formazione per partecipante (3 per cento del totale delle ore lavorate). Il 61 per cento è stato erogato online.

Servizi informativi e accessibilità. - L'Istituto offre servizi informativi rivolti direttamente al pubblico, molti dei quali mediante il proprio sito internet e in particolare attraverso la piattaforma Servizi online per il cittadino. Ai cittadini è tra l'altro consentito l'accesso a due archivi, la Centrale dei rischi (CR) e la Centrale di allarme interbancaria (CAI), per verificare la propria posizione e richiedere alle banche o alle società finanziarie la correzione oppure la cancellazione dei dati in caso di segnalazioni errate o non dovute. Alcuni servizi sono fruibili telefonando a un numero verde. La Banca offre inoltre gratuitamente servizi specifici presso i punti dedicati della propria rete territoriale.

Iniziative culturali e di solidarietà. - L'impegno sociale dell'Istituto si sostanzia anche nella promozione della cultura, nell'organizzazione di iniziative a sostegno di enti e associazioni che operano in campo ambientale e sociale, oltre che nell'offerta di servizi informativi rivolti direttamente al pubblico. Nel 2024 sono proseguiti i prestiti di opere d'arte e le visite guidate ai palazzi storici dell'Istituto. Nell'ambito della formazione dei più giovani, oltre ai Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO) destinati a studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado (242 nell'anno scolastico 2023-24), sono stati offerti, in collaborazione con numerose università, 190 tirocini formativi a neolaureate e neolaureati magistrali. A sostegno di 147 progetti di interesse pubblico sono stati erogati contributi per complessivi 4,9 milioni di euro. Le erogazioni sono disposte - a valere su uno stanziamento definito ogni anno dal Consiglio superiore - secondo criteri e procedure consultabili sul sito internet, dove ogni anno viene anche pubblicato l'elenco dei soggetti destinatari di contributi superiori a 1.000 euro.

La Banca d'Italia e l'impegno sociale nel 2024

In sintesi: l'infografica riporta i principali risultati dell'anno della Banca d'Italia conseguiti nell'ambito della sostenibilità sociale. Scheda: l'infografica riporta i principali indicatori relativi all'anno 2024 relativi all'impatto sociale sulla collettività, alla valorizzazione delle risorse umane, alle iniziative culturali e di solidarietà e ai servizi informativi e accessibilità. In dettaglio: UTILE NETTO DI BILANCIO 844 milioni di euro UTILI ATTRIBUITI ALLO STATO 644 milioni di euro DIPENDENTI PER GENERE 37,4% donne 62,6% uomini TIROCINI FORMATIVI 190 tirocini QUOTA MEDIA DI GIORNATE LAVORATE A DISTANZA 38% CONTRIBUTI ALLE INIZIATIVE DI UTILITÀ SOCIALE 4,9 milioni di euro 147 iniziative CENTRALE DEI RISCHI 947.000 richieste di accesso CENTRALE DI ALLARME INTERBANCARIA 74.000 report ai richiedenti banner condotta

Condotta aziendale

Etica, prevenzione della corruzione e trasparenza. - La Banca è impegnata a promuovere l'integrità e la trasparenza nella conduzione delle proprie attività. A questo fine presidia la correttezza dei comportamenti del personale, la gestione efficiente e trasparente dei rapporti con i fornitori e l'integrità, la disponibilità e l'affidabilità dei sistemi informativi. Specifiche politiche mirano a prevenire i conflitti di interessi durante la vita lavorativa e dopo la cessazione del rapporto con la Banca. Nel 2024 è proseguito il percorso per recepire gli indirizzi adottati dalla BCE, con lo scopo di rafforzare: il contenimento dei rischi di abuso di informazioni riservate; la gestione dei conflitti di interessi; la garanzia della parità di trattamento e della trasparenza nei rapporti con soggetti esterni. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla formazione del personale per accrescerne la sensibilità sui temi dell'etica e dell'integrità e per consolidare la cultura della legalità.

Rapporti con i fornitori. - La Banca d'Italia si ispira ai principi di buona fede, concorrenza, imparzialità e non discriminazione. Obiettivi prioritari sono il rispetto della normativa, la qualità dell'approvvigionamento e l'inserimento di clausole verdi e di tutela dei lavoratori negli appalti. Per mitigare i rischi di inadempimento, nel 2024 sono state introdotte linee guida che individuano i principali scenari di rischio connessi con eventuali difficoltà economiche delle imprese appaltatrici.

Sicurezza, integrità e affidabilità dei sistemi informativi. - Con la trasformazione digitale dell'Istituto, la disponibilità di sistemi informativi affidabili, efficienti, sicuri e resilienti rappresenta un presupposto fondamentale per il corretto svolgimento delle funzioni della Banca e per la stabilità stessa del sistema finanziario. Nel 2024 è stata rivista la policy in tema di servizi in cloud e sono state ampliate le attività di contrasto della minaccia cibernetica; per incrementare il livello di consapevolezza rispetto a quest'ultimo tipo di minacce sono state avviate specifiche iniziative volte a sensibilizzare il personale dell'Istituto sui corretti comportamenti da adottare per contrastarle.

La Banca d'Italia e la condotta aziendale nel 2024

In sintesi: l'infografica riporta i principali risultati dell'anno della Banca d'Italia conseguiti nell'ambito della sostenibilità intesa come integrità e trasparenza nella conduzione aziendale. Scheda: l'infografica riporta i principali indicatori relativi all'anno 2024 relativi all'etica, la prevenzione della corruzione e la trasparenza, ai rapporti con i fornitori, alla sicurezza e l'affidabilità dei sistemi informativi e al trattamento dei dati personali. In dettaglio: INDICATORE ANNUALE DI TEMPESTIVITÀ DEI PAGAMENTI - 10,08 giorni (anticipo sulla scadenza) PROCEDURE DI APPALTO CARATTERIZZATE DA CLAUSOLE ECOLOGICHE E SOCIALI 52 CASI DI WHISTLEBLOWING 0 INTERRUZIONI DI SERVIZIO DI IMPATTO RILEVANTE 0 VIOLAZIONI DI RISERVATEZZA E INTEGRITÀ DI IMPATTO RILEVANTE 0

Il Piano strategico in corso

La visione strategica della Banca è incentrata sull'impegno a fornire al Paese e all'Europa servizi di alta qualità in tutti i propri campi di azione. Questa visione orienta lo sviluppo delle funzioni e delle attività nel lungo periodo ed è periodicamente tradotta in un piano strategico nel quale sono definite priorità, obiettivi e piani di azione. Il documento è predisposto con l'ampio coinvolgimento delle diverse Funzioni della Banca e recepisce l'impulso e l'indirizzo del Direttorio: definisce la visione e gli obiettivi strategici, nomina i responsabili dei piani di azione, approva i programmi di attività. I risultati raggiunti sono valutati periodicamente.

Il Piano strategico 2023-2025 si articola in 5 obiettivi strategici, perseguiti attraverso 17 piani di azione che interessano i diversi ambiti di intervento della Banca e coinvolgono tutte le Funzioni dell'Amministrazione centrale, nonché la rete territoriale.

In sintesi: la figura mostra i cinque obiettivi strategici in cui è articolato il Piano Strategico 2023-25 ed evidenzia anche il relativo stato di avanzamento. Scheda: l'infografica a ciambella riporta i cinque obiettivi strategici ordinati in base alla numerazione prevista nel piano strategico. Nella sezione centrale sono riportate le percentuali dello stato di avanzamento del piano strategico.  In dettaglio: I cinque obiettivi strategici del Piano riportati nell'infografica si sostanziano in: 1) un sistema finanziario stabile e sicuro; 2) l'impegno per l'innovazione economica e finanziaria in Italia e in Europa; 3) la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e il dialogo con l'esterno in modo sempre più diretto e aperto all'ascolto; 4) l'impegno della Banca per l'ambiente; 5) una banca inclusiva, efficiente e capace di innovare. Al centro dell'infografica a ciambella sono riportate le percentuali dello stato di avanzamento del piano strategico 2023-25: sono state svolte il 42% delle attività pianificate; sono stati conseguiti il 63% dei risultati intermedi.

I cinque obiettivi strategici del Piano mirano a: potenziare l'impegno per un sistema finanziario stabile e sicuro; rafforzare l'innovazione in campo economico e finanziario in Italia e in Europa; accrescere la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e dialogare con l'esterno in un modo sempre più diretto e aperto all'ascolto; favorire la transizione energetica e salvaguardare l'ambiente; rendere l'organizzazione sempre più inclusiva, efficiente e capace di innovare.

Il Piano, aggiornato a luglio del 2024, tiene conto degli esiti della verifica intermedia condotta alla luce dell'evoluzione dello scenario di riferimento.

In particolare, nel corso del 2024 sono proseguiti il potenziamento dei presidi dei rischi (compresi quelli cibernetici), la promozione delle innovazioni in ambito finanziario, il contrasto all'illegalità in campo economico e finanziario anche attraverso il rafforzamento della cooperazione internazionale.

La Banca ha ulteriormente arricchito sia la capacità di analisi e previsione a supporto della politica monetaria e della stabilità finanziaria, sia il proprio ruolo nell'offerta di infrastrutture di pagamento europee e nella funzione statistica.

Sono inoltre continuate le azioni per ampliare e rafforzare gli strumenti di tutela della clientela bancaria e finanziaria, nonché per favorire un più diffuso e consapevole accesso ai servizi finanziari, potenziando i canali di ascolto per intercettare nuove esigenze di tutela. Sono state anche realizzate iniziative di comunicazione e diffusione della conoscenza delle attività istituzionali.

È proseguito il progetto - approvato all'inizio del 2025 - di revisione degli assetti della rete territoriale per valorizzare la presenza della Banca sul territorio e per favorire un utilizzo delle risorse più flessibile e integrato con l'Amministrazione centrale.

Continua la transizione verso un'economia verde, aiutando il sistema finanziario ad accrescere la propria resilienza ai rischi climatici, e riducendo l'impronta ambientale dell'Istituto, anche attraverso la definizione di un piano di transizione. Si consolidano gli strumenti per sostenere l'acquisizione e lo sviluppo delle competenze chiave per le funzioni istituzionali, in una prospettiva di valorizzazione delle diversità e di inclusione. Prosegue l'impegno nella digitalizzazione dei processi di lavoro e nella diffusione dell'intelligenza artificiale.

Pubblicazione integrale