I rischi derivanti dal cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità, dal degrado delle condizioni sociali e dalla qualità della gestione delle imprese - i cosiddetti rischi ambientali, sociali e di governo societario (environmental, social and governance, ESG) - influiscono sulla crescita effettiva e potenziale dell'economia.
A livello globale è cresciuta l'attenzione degli investitori per i fattori ESG: secondo l'indagine del 2022 del World Economic Forum, i profili ambientali e di sostenibilità figurano tra le categorie di rischio più rilevanti, in termini sia di probabilità sia di severità degli impatti potenziali. Secondo un rapporto della Global Sustainable Investment Alliance (Global sustainable investment review 2020, 2021), nel 2020 gli investimenti finanziari sostenibili, che costituivano circa il 36 per cento degli attivi globali in gestione, avevano raggiunto i 35,3 trilioni di dollari, un valore più che doppio rispetto a quello del 2016.
Il ruolo principale nel contrastare il cambiamento climatico e i rischi ESG spetta ai governi. Questi rischi sono tuttavia importanti anche per le banche centrali e le autorità di vigilanza, in quanto possono condizionare la loro capacità di conseguire gli obiettivi istituzionali relativi alla stabilità dei prezzi, del sistema finanziario e dei singoli intermediari.
Per le banche centrali tali rischi rilevano anche ai fini della loro attività di investitori istituzionali. Dal 2019 la Banca d'Italia ha iniziato a utilizzare criteri ESG nella gestione dei propri portafogli non di politica monetaria. Nella Carta degli investimenti sostenibili, pubblicata nel 2021, la Banca ha definito tre linee di azione strategica: (a) promuovere la diffusione di informazioni sulla sostenibilità da parte degli emittenti e degli operatori del sistema finanziario; (b) integrare i principi ESG nella gestione dei propri investimenti, contribuendo così alla diffusione di buone pratiche in questo campo; (c) pubblicare dati e analisi sulla finanza sostenibile, comunicare periodicamente i risultati conseguiti, nonché contribuire alla diffusione della cultura ESG nel sistema finanziario e tra i cittadini.
Questo Rapporto risponde all'impegno, preso con la pubblicazione della Carta, di fornire informazioni sulle metodologie applicate per tenere conto dei rischi ESG nell'attività di investimento dei portafogli della Banca non riferiti alla politica monetaria, e sui risultati conseguiti.
Il Rapporto si ispira alle raccomandazioni elaborate dalla task force per la diffusione di informazioni finanziarie collegate ai rischi climatici (Task force on climate-related financial disclosures, TCFD) e alla guida per la divulgazione di informazioni sui rischi climatici da parte delle banche centrali, pubblicata dal Network for Greening the Financial System (NGFS), cui la Banca aderisce dal 2019 (NGFS, Guide on climate-related disclosure for central banks, December 2021). Il Rapporto dedica un capitolo a ciascuno dei quattro profili indicati dalla TCFD: (a) i meccanismi di governo; (b) la strategia; (c) la gestione dei rischi; (d) gli indicatori e i risultati.