La Banca d'Italia ha deciso di considerare i profili di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, come investitore di lungo periodo, attento alla società e all'ambiente e con l'obiettivo di progredire nella gestione dei rischi finanziari e reputazionali che ne derivano.
In questa pagina verranno esaminati:
Gli obiettivi
Con il Piano Strategico 2023-2025 l'Istituto ha rafforzato ulteriormente l'impegno assunto nel 2021 con la Carta degli Investimenti sostenibili, che individua 3 obiettivi:
- promuovere la sostenibilità con iniziative per incoraggiare la diffusione di informazioni da parte degli emittenti, degli intermediari e degli altri operatori del sistema finanziario;
- integrare i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governo societario (Environmental, Social and Governance, ESG) nella gestione degli investimenti e dei rischi finanziari del portafoglio finanziario e delle riserve valutarie della Banca;
- pubblicare informazioni e analisi sulla finanza sostenibile per promuovere la diffusione di buone pratiche nel sistema finanziario; comunicare periodicamente i risultati conseguiti in termini di sostenibilità; contribuire alla diffusione della cultura della finanza sostenibile nel sistema finanziario e tra i cittadini.
Per approfondire:
Carta degli investimenti sostenibili della Banca d'Italia
Presentazione della Carta degli investimenti sostenibili - Intervento di Paolo Angelini
Presentazione della Carta degli investimenti sostenibili - slide
La Banca d'Italia rivede periodicamente le proprie attività di investimento per assicurare la coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030 ONU, dell'Accordo di Parigi e con quelli di neutralità climatica al 2050 dell'Unione europea.
Per approfondire:
Common stance for climate change-related sustainable investments in non-monetary policy portfolios
Le attività intraprese
Dal 2019 la Banca integra le valutazioni di sostenibilità nella gestione degli investimenti sia nella prima fase di allocazione delle risorse tra le diverse classi di attività (titoli di Stato e sovranazionali, azioni, obbligazioni societarie) sia nella seconda fase di costruzione del portafoglio mediante la selezione di emittenti e titoli.
Nelle proprie scelte la Banca privilegia gli investimenti che presentano il miglior profilo ESG e applica esclusioni basate sulle convenzioni fondamentali in materia di lavoro e sui trattati internazionali in materia di armi controverse; esclude infine i produttori di tabacco. L'obiettivo è migliorare o almeno preservare, di anno in anno, il punteggio ESG e ridurre l'intensità carbonica degli investimenti in emittenti privati. Per la costruzione del portafoglio la Banca ha scelto di privilegiare all'interno di ciascun settore, le imprese più impegnate nella transizione.
Inoltre, dal 2022 sono state intraprese ulteriori azioni: i) è stato costituito un portafoglio tematico, incentrato sulle imprese dell'area dell'euro che con le loro attività produttive possono contribuire maggiormente alla transizione verso un'economia a basse emissioni; ii) è stato avviato un dialogo con le imprese responsabili della gran parte delle emissioni di gas serra riferibili al portafoglio azionario, per approfondire i loro piani di transizione e per illustrare la strategia di investimento sostenibile della Banca.
Con riferimento ai titoli emessi da Stati, organismi sovranazionali e agenzie di emanazione pubblica, la strategia di sostenibilità ritenuta più adatta è quella di investimento tematico, mediante il progressivo ampliamento di portafogli di obbligazioni verdi (green bond).
I risultati
Le iniziative intraprese hanno consentito di migliorare il profilo ESG dei portafogli di investimento, ridurne l'impronta carbonica e aumentare l'ammontare di investimenti in obbligazioni verdi. I portafogli di azioni e di obbligazioni societarie mostrano punteggi ESG complessivi superiori agli indici di riferimento. Alcuni dati, come a esempio quello sulla diversità di genere negli organi di amministrazione, sono migliori dell'indice per tutti i portafogli analizzati.
Per quanto concerne il profilo climatico, le intensità carboniche medie ponderate dei portafogli sono inferiori rispetto a quelle degli indici di mercato tradizionali e tenderanno a migliorare ulteriormente nel corso dei prossimi anni.
Anche gli indicatori del portafoglio del Fondo pensione complementare evidenziano un miglioramento dei profili climatici per le azioni e le obbligazioni societarie.
Per approfondire:
Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici sul 2023
Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici - Anni precedenti
- Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici sul 2022 Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici Data Pubblicazione::30 marzo 2023
- Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici sul 2021 Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici Data Pubblicazione::10 maggio 2022