La riduzione dell'impatto ambientale della Banca d'Italia

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Da diversi anni la Banca d'Italia ha messo in campo un programma di riduzione della propria impronta ambientale e carbonica verso un obiettivo di lungo periodo di emissioni nette pari a zero (net zero). In questa pagina sono presentati:

Gli obiettivi

In linea con il documento di Politica ambientale del 2015, i cinque obiettivi sono:

L'infografica mostra i 5 obiettivi fissati dalla politica ambientale della Banca d'Italia: 1. uso sostenibile delle risorse; 2.  gestione ottimale dei rifiuti; 3. mobilità sostenibile; 4. acquisti verdi; 5. promozione della cultura ambientale.

Il Piano Strategico per il triennio 2023-25 della Banca d'Italia contiene uno specifico piano di azione "Verso l'obiettivo net zero" con iniziative mirate per:

  • diminuire i consumi di combustibili fossili;
  • promuovere l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili;
  • migliorare le prestazioni energetiche di edifici e impianti;
  • incentivare la mobilità elettrica;
  • ridurre l'impatto sull'ambiente dei viaggi di lavoro;
  • compensare le emissioni di gas serra;
  • agire sulla formazione e sulla sensibilizzazione del personale;
  • aumentare il partenariato con altre istituzioni pubbliche sui temi ambientali.

Le attività intraprese

Nel tempo la Banca ha realizzato numerose iniziative per ridurre il proprio impatto sull'ambiente:

  • acquisto dal 2013 di energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili;
  • installazione di tre impianti fotovoltaici che producono circa 65.000 kWh di energia elettrica (pari allo 0,1 per cento del consumo annuo complessivo di energia elettrica) e la progettazione di altri impianti tra i quali quello in costruzione presso il Centro Donato Menichella di Frascati;
  • numerosi interventi di efficientamento energetico degli edifici istituzionali e dei due centri di elaborazione dati;
  • due tetti verdi, uno dei quali presso la Filiale di Bolzano;
  • digitalizzazione dei processi di lavoro;
  • utilizzo di carta riciclata e progressiva riduzione delle stampanti e della stampa delle pubblicazioni istituzionali;
  • riduzione all'origine dei rifiuti prodotti e progressiva diminuzione della plastica monouso;
  • termovalorizzazione del 100 per cento dei rifiuti costituiti da banconote logore, triturate a valle del processo di selezione del contante;
  • iniziative per una mobilità più sostenibile come auto elettriche, torrette di ricarica per mezzi elettrici e stalli per biciclette;
  • azioni per ridurre l'impatto ambientale dei viaggi di lavoro (ad es. l'utilizzo esclusivo del treno nelle tratte coperte dall'alta velocità);
  • inserimento di clausole ecologiche e sociali negli appalti;
  • adesione a iniziative come la Giornata nazionale del risparmio energetico e l'Ora della terra.

Nel corso del 2023 la Banca ha finanziato un intervento di forestazione di 4.500 alberi in quattro aree del territorio italiano e ha acquistato crediti di carbonio sul mercato volontario per compensare parte delle sue emissioni di gas serra.

Le principali iniziative realizzate sono rendicontate nel Rapporto ambientale, documento elaborato per la prima volta nel 2010 e aggiornato annualmente. Il Rapporto dà anche conto dell'impatto ambientale della Banca attraverso una serie di indicatori quantitativi e fornisce un quadro organico sia dei miglioramenti ottenuti nel tempo sia degli ambiti nei quali intervenire maggiormente in futuro.

I risultati raggiunti

Impronta carbonica della Banca d'Italia - Emissioni di anidride carbonica equivalente 2010-2023 (1) (numeri indice, 2019=100; grafico estratto dal rapporto ambientale 2024)La serie delle emissioni di anidride carbonica equivalente della Banca presenta una discontinuità in corrispondenza dell’anno 2019; il grafico riporta i valori delle due serie per gli anni 2010-2019 e 2019-2023 espressi in numeri indice, con 2019=100 per ciascuna serie. I dati dal 2010 al 2019 si riferiscono a un perimetro di rendicontazione costituito dalle emissioni dirette provenienti dall’uso di combustibili fossili (Scope 1), da quelle indirette da: uso di energia elettrica e teleriscaldamento (Scope 2), acquisto di carta e viaggi di lavoro (Scope 3). I dati dal 2019 in avanti considerano anche le emissioni da: perdite di gas fluorurati (Scope 1), riscaldamento condominiale (Scope 2), acquisto di beni, prodotti e servizi, spostamenti casa-lavoro di dipendenti ed esterni, lavoro da remoto, ciclo di vita delle banconote (Scope 3). Per maggiori informazioni cfr. Rapporto ambientale 2024.

L'impegno ambientale della Banca è attestato dal conseguimento di certificazioni rilasciate da enti esterni: lo stabilimento di produzione delle banconote è dotato di un sistema di gestione ambientale certificato dal 2004 secondo lo standard ISO 14001; il Centro Donato Menichella di Frascati, edificio con il maggior consumo energetico anche per la presenza di un centro di elaborazione dati, è dotato di un sistema di gestione dell'energia certificato secondo lo standard ISO 50001.

Le emissioni di gas serra delle operazioni interne della Banca d'Italia si sono progressivamente ridotte nel tempo, confermandosi nel 2023 su livelli inferiori di circa il 29 per cento rispetto al 2019, scelto come anno base per misurare i risultati in termini di decarbonizzazione.

Rispetto all'anno precedente, nel 2023: i consumi di energia termica sono diminuiti del 13 per cento (22 per cento in meno rispetto al 2019); i consumi di energia elettrica sono rimasti stabili (11 per cento in meno rispetto al 2019); i consumi di carta per le pubblicazioni sono diminuiti del 32 per cento (47 per cento in meno rispetto al 2019).

Altri progetti

La Banca collabora con diversi enti e istituzioni in campo ambientale tra le quali: l'ENEA per un progetto di ricerca sugli impatti ambientali dello smart working; il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri per lo sviluppo di progetti di riforestazione di aree del territorio italiano; la Scuola Nazionale dell'Amministrazione, per la realizzazione di corsi sulla sostenibilità per dirigenti e funzionari pubblici.

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