Relazioni con istituzioni e organismi internazionali

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La Banca d'Italia partecipa all'attività di numerosi organismi e istituzioni di cooperazione internazionale in campo economico e finanziario (in particolare, la Banca dei regolamenti internazionali, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, alcune banche regionali di sviluppo), svolgendo un ruolo di rappresentanza dell'Italia e di supporto al Governo. L'Istituto partecipa inoltre ai lavori del G7, del G20, del Consiglio per la stabilità finanziaria e dei principali comitati e gruppi di lavoro dell'OCSE.

I principali organismi e gruppi internazionali a cui partecipa la Banca d'Italia

La Banca dei regolamenti internazionali (BRI), con sede a Basilea, ha come azionisti 60 banche centrali tra cui la Banca d'Italia, che ne è anche socio fondatore. La BRI promuove la cooperazione monetaria e finanziaria tra le banche centrali, fornendo anche servizi di gestione delle riserve in valuta; svolge attività di ricerca economica e monetaria, producendo altresì statistiche sul sistema bancario e finanziario internazionale.

La BRI assicura inoltre i servizi di segretariato per i comitati permanenti impegnati a promuovere la stabilità finanziaria e monetaria internazionale: Comitato sul sistema finanziario globale (Committee on the Global Financial System, CGFS), Comitato sui sistemi di pagamento e di regolamento (Committee on Payment and Settlement Systems, CPSS), Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (Basel Committee on Banking Supervision, BCBS), Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB). La Banca d'Italia è presente in tutti i comitati.

Il Fondo monetario internazionale (FMI) è un'istituzione finanziaria internazionale creata nel 1944 a seguito degli accordi di Bretton Woods con l'obiettivo di promuovere la cooperazione monetaria internazionale, la crescita del commercio mondiale, la stabilità degli scambi e del sistema valutario; sostenere la crescita economica, la creazione di occupazione e la riduzione della povertà; offrire assistenza finanziaria ai Paesi che presentano squilibri della bilancia dei pagamenti.

Questi obiettivi sono perseguiti attraverso i seguenti strumenti principali: (a) la sorveglianza sulle politiche economiche e di cambio; (b) le attività di ricerca e raccolta di informazioni statistiche finalizzate all'analisi degli sviluppi economici nazionali, regionali e globali; (c) l'erogazione di prestiti a Paesi in difficoltà e a quelli in via di sviluppo con l'obiettivo di sostenerne le politiche di contrasto alla povertà; (d) la fornitura di servizi di assistenza tecnica.

All'FMI partecipano il Ministro dell'Economia e delle finanze in qualità di rappresentante del nostro Paese (Governor) e il Governatore della Banca d'Italia in qualità di vice rappresentante (Alternate Governor).

La Banca d'Italia e il Ministero dell'Economia e delle finanze contribuiscono inoltre a determinare le posizioni del Direttore Esecutivo italiano presso il Consiglio di amministrazione del Fondo.

La Banca mondiale è un'istituzione finanziaria internazionale creata nel 1944 a seguito degli accordi di Bretton Woods. L'obiettivo iniziale di finanziamento della ricostruzione postbellica si è ampliato nel tempo, fino a comprendere la riduzione della povertà e la promozione di una crescita economica inclusiva. Tali finalità sono perseguite mediante l'erogazione di prestiti e sovvenzioni, la concessione di garanzie e l'offerta di prodotti di gestione dei rischi e di servizi di consulenza e assistenza tecnica.

L'organo supremo di Governo della Banca mondiale è il Consiglio dei Governatori, uno per ciascun Paese membro. Il Governatore della Banca d'Italia vi partecipa in qualità di rappresentante per il nostro Paese (Governor); insieme al Ministro dell'Economia e delle finanze (che ne è l'Alternate Governor) contribuisce a determinare le decisioni assunte dal Direttore esecutivo italiano presso il Consiglio di Amministrazione della Banca mondiale.

Il Governatore della Banca d'Italia ricopre inoltre la carica di Governor presso la Banca asiatica di sviluppo (Asian Development Bank, ADB) e quella di Alternate Governor presso la Banca interamericana di sviluppo (Inter-American Development Bank, IDB). Le due istituzioni promuovono lo sviluppo economico e la riduzione della povertà a livello regionale.

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), costituita nel 1961 per favorire la crescita economica e l'espansione del commercio mondiale, comprende attualmente 38 Paesi. L'analisi delle politiche dei Paesi membri nelle aree di competenza dall'OCSE viene svolta all'interno di numerosi comitati e gruppi di lavoro.

La Banca d'Italia partecipa all'attività dei comitati su tematiche economiche e finanziarie, quali il Comitato di politica economica, il Comitato di esame delle situazioni economiche e di sviluppo e il Comitato mercati finanziari.

Nell'ambito dei vertici tra Capi di Stato o di Governo dei sette maggiori Paesi industrializzati (Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Canada: G7), si svolgono anche riunioni tra i Ministri economici e finanziari e i Governatori delle banche centrali. In rappresentanza dell'area dell'euro vi partecipano anche il Presidente dell'Eurogruppo e il Presidente della Banca centrale europea.

Per l'Italia partecipano il Ministro dell'Economia e delle finanze e il Governatore della Banca d'Italia.

Il G20 è un organismo informale costituito nel 1999 con lo scopo di allargare a Paesi di importanza sistemica il confronto su questioni di rilievo per la stabilità economica globale. Il ruolo del G20 ha acquisito maggior rilevo a partire dal 2008, anno in cui si tenne il primo vertice tra i Capi di Stato e di Governo. Da allora il G20 costituisce il principale forum internazionale per la discussione di misure di politica economica volte a rafforzare l'economia globale, riformare l'assetto delle istituzioni finanziarie internazionali, migliorare la regolamentazione finanziaria.

Del G20 fanno parte i Ministri economici e finanziari e i Governatori delle banche centrali di 19 Paesi, industrializzati ed emergenti: oltre ai Paesi del G7, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Messico, Russia, Sudafrica e Turchia, nonché la BCE e l'Unione europea (rappresentata dalla presidenza di turno del Consiglio europeo). L'attività del G20 beneficia anche del contributo delle principali istituzioni internazionali (FMI, Banca mondiale, Consiglio per la stabilità finanziaria, OCSE). Per l'Italia partecipano il Ministro dell'Economia e delle finanze e il Governatore della Banca d'Italia.

Il Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB), attivo dal 2009, è subentrato al Financial Stability Forum costituito nel 1999 nell'ambito del G7. Vi partecipano numerosi Paesi avanzati ed emergenti, oltre ai rappresentanti delle maggiori istituzioni internazionali.

L'FSB coordina, a livello internazionale, il lavoro delle autorità nazionali responsabili in materia finanziaria e degli organismi sovranazionali; inoltre promuove le politiche nel campo della regolamentazione e della supervisione dei mercati e degli intermediari.