Modello econometrico trimestrale
Il modello econometrico trimestrale della Banca d'Italia, sviluppato nella prima metà degli anni ottanta, descrive le interazioni fra i più importanti aggregati macroeconomici dell'economia italiana. È costituito da circa 800 equazioni, di cui quasi 100 stocastiche, con una specificazione articolata dei diversi settori economici, incluso quello pubblico.
I meccanismi che governano l'evoluzione delle principali variabili sono keynesiani nel breve periodo, in cui l'andamento dell'attività economica è determinato soprattutto dall'evoluzione della domanda aggregata e vi sono rigidità nell'aggiustamento dei prezzi e dei salari; nel lungo periodo, come nello schema neoclassico, la crescita economica è il risultato della dinamica dell'accumulazione di capitale, della produttività e degli andamenti demografici.
Il modello trimestrale è utilizzato per gli esercizi di previsione e per le analisi di politica economica.
Modelli dinamici e stocastici di equilibrio economico generale (DSGE)
I modelli dinamici stocastici di equilibrio generale (dynamic stochastic general equilibrium, DSGE) descrivono l'andamento dei principali aggregati macroeconomici come risultato di scelte ottimizzanti di famiglie e imprese, che dipendono anche dalle loro aspettative. Combinando rigorosi fondamenti teorici delle equazioni comportamentali (microfondazioni) con la stima (o calibrazione) dei parametri strutturali, i modelli DSGE consentono di replicare l'andamento delle principali variabili macroeconomiche. Inoltre l'identificazione dei parametri strutturali - che descrivono le preferenze individuali, i vincoli tecnologici e quelli istituzionali - consente di utilizzare i modelli per analisi di politica economica senza incorrere nella Lucas critique.
I modelli DSGE di tipo neo-keynesiano, sviluppati dall'Istituto con riferimento all'Italia e all'area dell'euro, sono utilizzati per la previsione, la costruzione di scenari controfattuali e l'analisi di politica economica.
Modelli per la previsione di breve termine dell'attività economica
La tempestiva individuazione dei punti di svolta nell'andamento delle principali variabili macroeconomiche è cruciale per orientare le decisioni di politica economica. La diffusione di indicatori fondamentali, quali ad esempio la produzione industriale, il PIL e le sue componenti, avviene tuttavia con un certo ritardo rispetto al periodo di riferimento. Seguendo i progressi nella letteratura econometrica, l'Istituto ha pertanto sviluppato diversi modelli di previsione a breve termine basati su approcci metodologici differenti. In particolare i bridge models sono stati successivamente affiancati da altre tipologie di modelli, tra i quali quelli a fattori, bayesiani e MIDAS (Mixed Data Sampling).
Le previsioni a breve termine sono predisposte con l'ausilio di questi strumenti per il complesso dell'area dell'euro e per i maggiori paesi, con particolare riguardo all'Italia.