N. 943 - Rischio sovrano, politica monetaria e moltiplicatori di bilancio: una valutazione basata su un modello strutturale

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di Alberto Locarno, Alessandro Notarpietro e Massimiliano Pisaninovembre 2013

La recente crisi finanziaria e i limiti imposti all’azione della politica monetaria dall’approssimarsi del limite inferiore dei tassi di interesse ufficiali (zero lower bound) hanno riaperto il dibattito sull’efficacia della politica di bilancio come strumento di stabilizzazione del ciclo economico. La discussione si è concentrata soprattutto sulla possibilità che un aumento della spesa per consumi pubblici generi una crescita più che proporzionale del prodotto interno lordo, come stimato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI).

Il presente lavoro si inserisce in quel dibattito, fornendo in primo luogo una rassegna della letteratura teorica ed empirica sui moltiplicatori di bilancio. Successivamente, vengono presentate stime dei moltiplicatori per l’economia italiana ottenute dalla simulazione di un modello di equilibrio generale dinamico per l’Italia, il resto dell’area dell’euro e il resto del mondo. L’analisi considera due aspetti particolarmente rilevanti nell’attuale situazione economica: (i) l’approssimarsi dei tassi ufficiali al limite inferiore e (ii) l’influenza sulle condizioni di finanziamento del settore pubblico e di quello privato del rapporto tra debito pubblico e PIL (cosiddetto canale del rischio sovrano).

I risultati indicano che i moltiplicatori sono in generale inferiori all’unità, con quelli associati a riduzioni delle imposte sui redditi da lavoro, da capitale e sul consumo nettamente inferiori a quelli associati a un aumento della spesa per consumi pubblici. Quando una frazione rilevante di consumatori è soggetta a vincoli di liquidità, il moltiplicatore della spesa aumenta, ma rimane inferiore a uno. Il moltiplicatore supera l’unità solo se la politica monetaria mantiene i tassi di riferimento invariati per un periodo di tempo eccezionalmente lungo (almeno cinque anni) e lo stimolo fiscale ha pari durata. Invece, in presenza di un premio per il rischio sovrano che reagisce alla dimensione del debito pubblico, il moltiplicatore si riduce sensibilmente, in misura proporzionale alla durata dello stimolo: l’effetto depressivo del consolidamento fiscale sarebbe mitigato dalle riduzione del premio per il rischio sovrano.

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