Turismo internazionale

Dal 1996 la Banca d'Italia realizza un'indagine campionaria sul turismo internazionale con l'obiettivo primario di acquisire informazioni per la compilazione sia della voce "Viaggi" (che include i beni e i servizi acquistati da persone fisiche in paesi in cui non sono residenti, in relazione a viaggi in tali paesi), sia della voce "Trasporti internazionali di passeggeri" della bilancia dei pagamenti dell'Italia, in linea con le convenzioni metodologiche previste dal sesto manuale del FMI (BPM6). L'indagine è basata su interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere italiane (valichi stradali e ferroviari, porti e aeroporti internazionali) e viene integrata con l'utilizzo di dati amministrativi, ove disponibili, e, dalla fine del 2020, con dati di telefonia mobile.

Grazie all'ampia gamma di dati analitici aggiuntivi rispetto alle esigenze della bilancia dei pagamenti, l'indagine sul turismo costituisce una ricca base informativa per gli operatori del settore e per la ricerca; i dati sono disponibili in questo sito sia in forma aggregata sia a livello di microdati.

Aggiornamento mensile sul turismo internazionale

Lo scorso marzo il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia è risultato in avanzo di 0,6 miliardi di euro, come nello stesso mese del 2024. Sia la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (3,2 miliardi) sia quella dei viaggiatori italiani all'estero (2,6 miliardi) sono cresciute rispetto allo stesso periodo del 2024 (rispettivamente, di circa il 7 e l'8 per cento), nonostante lo scorso anno la festività pasquale sia caduta alla fine di marzo.

Nel complesso del primo trimestre del 2025 è proseguito l'incremento di entrambi i flussi nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente (Fig. 1), grazie soprattutto all'ulteriore aumento dei viaggi per vacanze. La spesa degli stranieri in Italia (cresciuta di circa il 6 per cento) ha beneficiato in particolare dell'incremento dei pernottamenti (e quindi della spesa pro-capite); anche l'ampliamento della spesa dei viaggiatori italiani all'estero (di circa il 5 per cento) è stato sostenuto quasi esclusivamente da una maggiore spesa pro-capite, che però solo in minima parte ha riflesso un maggior numero di pernottamenti. La crescita delle entrate turistiche è dovuta in misura sostanzialmente analoga sia ai viaggiatori provenienti dai paesi extra UE sia a quelli appartenenti all'UE (in entrambi in casi, di oltre il 6 per cento; Fig. 2, pannello di sinistra). Per contro, le uscite turistiche hanno registrato un incremento nelle destinazioni extra UE significativamente maggiore di quello nei paesi della UE (rispettivamente, il 7 contro il 3 per cento; Fig. 2, pannello di destra).

Fig. 1 - Spesa turistica dei viaggiatori internazionali
(medie mobili di 3 mesi; variazioni percentuali sul corrispondente periodo dell'anno precedente)

Spesa turistica dei viaggiatori internazionali Fig. 1

Fig. 2 - Spesa turistica dei viaggiatori internazionali: dettaglio geografico
(medie mobili di 3 mesi; variazioni percentuali sul corrispondente periodo dell'anno precedente)

Spesa turistica dei viaggiatori internazionali Fig. 2

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