FAQ - Lavorare in Banca d'Italia

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Dove posso reperire i bandi di concorso?

I bandi di concorso - oltre che sulla Gazzetta Ufficiale - sono disponibili sul nostro sito ed, eventualmente, altri siti specializzati.

Come vengono comunicati i risultati delle prove di concorso?

I risultati delle prove vengono comunicati con modalità che assicurano la riservatezza tramite il nostro sito. In seguito alla pubblicazione della graduatoria finale, i vincitori ricevono anche via PEC un’apposita comunicazione di avvio del procedimento di nomina alle dipendenze dell’Istituto.

Quali testi devo consultare per la preparazione ai concorsi per Esperto?

La Banca non consiglia testi specifici. Il candidato, sulla base del programma d’esame allegato ai bandi di concorso, deve far riferimento ad una preparazione universitaria a livello di laurea magistrale. In ogni caso, sul sito sono disponibili le tracce della prova scritta e i quesiti dei test di precedenti edizioni dei concorsi.

Per la partecipazione ai concorsi per Esperto è richiesto un voto minimo di laurea?

Sì.  Al momento, per tali concorsi di norma è richiesto un punteggio di almeno 105/110 o votazione equivalente.

È previsto un limite di età?

La partecipazione ai concorsi indetti dalla Banca, in linea generale, non è soggetta a limiti di età.

Quali sono le sedi di lavoro?

La sede di lavoro viene individuata al termine dell’istruttoria di assunzione e può riguardare sia i Servizi dell’Amministrazione Centrale (Roma) sia una delle Filiali dislocate in tutte le regioni. In alcuni casi, può anche essere indicata nel bando di concorso.

Come provvede la Banca d’Italia alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette?

La Banca d’Italia effettua, ai sensi di legge, le assunzioni di personale appartenente alle “categorie protette” per il tramite di pubbliche selezioni.

Se la mia laurea non è tra quelle indicate nel bando di concorso, posso partecipare comunque?

Sì, se la laurea posseduta è equipollente, ovvero equiparata, ad una laurea o ad una classe di lauree specialistiche/magistrali indicate nel bando. In ogni caso, l’applicazione informatica predisposta per l’invio delle candidature è strutturata in modo tale da consentire l’inoltro delle domande solo ai possessori di lauree ammesse (lauree previste dal bando più lauree ad esse equiparate o equipollenti).

Cosa si intende per laurea equipollente?

La dichiarazione di equipollenza fa sì che, a determinati fini, un titolo possa produrre gli stessi effetti di un altro titolo (ad esempio, per la partecipazione ad un pubblico concorso). L’equipollenza è riconosciuta con legge o con decreto ministeriale. Competente per le equipollenze è il Ministero dell’Università e della Ricerca.

Che cosa si intende per laurea equiparata?

Per la partecipazione ai pubblici concorsi, il legislatore ha previsto un collegamento tra il vecchio e il nuovo ordinamento equiparando le vecchie lauree alle nuove classi di lauree specialistiche. Puoi verificare l’elenco aggiornato delle equiparazioni collegandoti a http://attiministeriali.miur.it/anno-2009/luglio/di-09072009.aspx.

Se ho un titolo conseguito all’estero, posso partecipare al concorso?

Sì, alle seguenti condizioni:

  • possedere la cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’UE ovvero altra cittadinanza secondo quanto previsto dall’art. 38 del D.Lgs. 165/2001 (titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria);
  • ottenere il riconoscimento dell’equivalenza/equipollenza del titolo di studio estero posseduto con uno di quelli previsti dal bando di concorso.

Per conoscere le modalità e i tempi del riconoscimento è necessario rivolgersi al Dipartimento della Funzione Pubblica - Presidenza del Consiglio dei Ministri. Qui trovi la modulistica necessaria: Modulo per la richiesta dell'equivalenza dei titoli di studio stranieri a carattere accademico.