Il lavoro analizza i risultati di un'indagine sperimentale via web sulle famiglie, svolta in collaborazione con l'Istat, con lo scopo di individuare vantaggi e svantaggi dell'uso di Internet come strumento di rilevazione nelle indagini sul reddito e la ricchezza. La qualità delle informazioni rilevate è valutata tramite il confronto con le statistiche fiscali e con le evidenze aggregate desumibili dall'indagine intermedia della Banca d'Italia, svolta parallelamente tramite l'utilizzo di intervistatori.
L'utilizzo di Internet esclude dalla rilevazione circa il 30 per cento delle famiglie, per lo più quelle meno istruite e con basso reddito; il tasso di partecipazione è più basso rispetto alle indagini condotte con intervistatore. Le famiglie sembrano rispondere più liberamente alle domande sulle proprie condizioni economiche e risultano meno evidenti i fenomeni di sottostima dei redditi da lavoro dipendente e da pensione. Le famiglie più abbienti mostrano un tasso di partecipazione maggiore.