Il lavoro valuta gli effetti della digitalizzazione degli appalti pubblici, sfruttando l'introduzione dell'obbligo di utilizzo dell'e-procurement per tutte le stazioni appaltanti. Si confrontano le procedure di affidamento degli enti locali che all'inizio del 2024 hanno dovuto introdurre l'e-procurement con quelle degli enti che già adoperavano quegli strumenti digitali e se ne stimano gli effetti in termini di trasparenza e speditezza dei processi amministrativi.
L'e-procurement ha aumentato la trasparenza dei processi, ampliando la disponibilità di informazioni per il pubblico sulle aggiudicazioni degli appalti, e ha velocizzato le procedure di affidamento. Gli effetti positivi sono stati più accentuati per le gare competitive e negli enti locali che prima della riforma erano caratterizzati da una maggiore opacità o che disponevano di personale più qualificato.