Il lavoro studia la distribuzione dei tassi di inflazione tra le famiglie italiane per il periodo 2015-23, focalizzandosi sugli sviluppi più recenti, al fine di valutarne l'eterogeneità in base al paniere di consumo, a sua volta dipendente dal reddito e altre caratteristiche socio-demografiche. A tal scopo, l'analisi combina informazioni dell'Indagine sulle spese delle famiglie con quelle dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato.
I risultati mostrano che dalla primavera del 2021 le famiglie con più bassa spesa per consumi sono state esposte a un aumento del costo della vita significativamente superiore alle altre. Le fluttuazioni dei prezzi relativi hanno penalizzato in modo particolare le famiglie del Sud e quelle in cui il principale percettore di reddito è anziano, meno istruito o impiegato in mansioni operaie. Nel biennio 2021-22 è aumentato il peso dei beni energetici nel paniere delle famiglie, riducendo il consumo di beni non necessari.