La pandemia di Covid-19 ha determinato un forte aumento dei depositi delle famiglie italiane. Per valutare come questo andamento abbia influenzato la capacità delle famiglie di resistere a shock avversi e analizzare l'eterogeneità delle loro disponibilità, il lavoro propone una stima della quota di famiglie povere di liquidità, ossia quelle che non dispongono di sufficienti depositi per superare brevi periodi di difficoltà economica.
L'analisi indica che nel 2020 l'aumento dei depositi avrebbe interessato anche famiglie che prima della crisi disponevano di una liquidità molto limitata. La quota di famiglie povere di liquidità si sarebbe ridotta rispetto alla fine del 2019, pur restando elevata. I nuclei indebitati avevano una probabilità significativamente maggiore (rispetto a quelli non indebitati) di trovarsi in condizioni di povertà di liquidità.
Pubblicato in: Review of Income and Wealth, v.68, 2, pp. 541-562