Il lavoro propone una misura di prodotto potenziale che sfrutta la ricchezza informativa offerta dalle basi dati d'impresa, pur avvalendosi di una metodologia simile a quelle di norma applicate a serie macroeconomiche aggregate. Le stime, riferite al periodo 2000-2018, consentono di analizzare il ruolo dei fattori produttivi nel sostenere la crescita e in che modo questa abbia avuto andamenti eterogenei tra aree geografiche, settori e gruppi di imprese con diverse caratteristiche.
La crescita del prodotto potenziale è stata supportata da capitale e lavoro, tranne durante la doppia recessione, quando è anche venuto meno il contributo positivo delle imprese più piccole. Dal 2015 la ripresa del prodotto potenziale, più accentuata nel Nord Est, è stata trainata dalle aziende più grandi, specie manifatturiere. La dinamica della produttività totale è principalmente connessa con la crescita all'interno dei settori piuttosto che con modifiche nella composizione settoriale.