Il lavoro analizza la composizione settoriale degli investitori in obbligazioni computabili ai fini del requisito di Total Loss Absorbing Capacity (TLAC) emesse dagli otto gruppi bancari dell'area dell'euro a rilevanza sistemica globale (G-SIB) tra il 2013 e il primo semestre del 2020. Inoltre, il lavoro discute in che misura la composizione degli investitori possa costituire un ostacolo al bail-in in caso di risoluzione di una G-SIB o avere ripercussioni sulla stabilità finanziaria.
I titoli TLAC sono detenuti per due terzi da investitori non residenti nell'area dell'euro. La composizione degli investitori residenti è mutata nel tempo, rendendo meno critico un eventuale bail-in: si è molto ridotta la quota delle famiglie ed è aumentata quella di assicurazioni e fondi pensione. La pandemia non ha mutato queste dinamiche. La quota di ricchezza delle famiglie investita in titoli TLAC è quasi nulla, ma negativamente correlata con il livello medio di educazione finanziaria per paese.
Pubblicato nel 2021 in: Rivista Bancaria, Minerva Bancaria, v 12, pp 32-46