N. 574 - Procedure concorsuali in continuità aziendale: accordi di ristrutturazione e concordati preventivi in Italia

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di Alessandro Danovi, Iacopo Donati, Ilaria Forestieri, Tommaso Orlando e Andrea Zorziluglio 2020

L'ordinamento italiano fornisce alle imprese e ai loro creditori diversi strumenti di ristrutturazione, volti a evitare le liquidazioni e preservare la continuità aziendale. Il lavoro studia l'efficacia di due di questi strumenti: gli accordi di ristrutturazione dei debiti (ADR), a limitato controllo giudiziale, e i concordati preventivi in continuità (CPC), caratterizzati da maggiore formalizzazione. L'analisi sfrutta dati sulle singole procedure raccolti presso alcuni tribunali italiani.

In termini di continuità aziendale, l'efficacia dei due strumenti, cui ricorrono soprattutto imprese di grandi dimensioni, è limitata. I tassi di uscita dal mercato delle imprese che vi accedono sono alti, soprattutto nel caso degli ADR. Le imprese che restano attive mostrano solo una parziale ripresa, più vigorosa nei CPC. L'apparente superiorità dei CPC è però messa in ombra dai lunghi tempi necessari per il completamento della ristrutturazione.