Al fine di ridurre la segmentazione e favorire la crescita occupazionale il governo ha introdotto nel 2015 due diverse politiche: un incentivo all’assunzione a tempo indeterminato (che si applica anche alle trasformazioni di contratti temporanei in contratti permanenti) e una riduzione dei costi di licenziamento, nonché una loro minore incertezza. Mediante i microdati sui flussi di posizioni lavorative del Veneto e sfruttando alcune differenze nel loro disegno, è possibile determinare l’impatto delle due misure. Circa il 40 per cento delle nuove assunzioni a tempo indeterminato è dovuta all’introduzione dell’incentivo; alla revisione della disciplina sui licenziamenti è imputabile un altro 5 per cento. Le nuove regole sui licenziamenti hanno aumentato la propensione delle imprese a offrire contratti permanenti anche a lavoratori la cui idoneità alla posizione da ricoprire non era stata precedentemente testata mediante l’utilizzo di un contratto temporaneo. La possibilità di verificare l’idoneità del lavoratore alla posizione da ricoprire mediante un contratto a termine e di beneficiare dell’incentivo in caso di trasformazione ha favorito anche le assunzioni a tempo determinato.
N. 325 - Incentivi alle assunzioni e/o riduzione dei costi di licenziamento?Una valutazione dell'impatto delle politiche del mercato del lavoro del 2015
Testo della pubblicazione
- N. 325 - Incentivi alle assunzioni e/o riduzione dei costi di licenziamento? pdf 709.6 KB Una valutazione dell'impatto delle politiche del mercato del lavoro del 2015 (testo in inglese) Data pubblicazione: 18 marzo 2016