Il lavoro stima il differenziale retributivo di genere in Italia, tenendo conto di due caratteristiche salienti dell'economia: la bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro e la quota elevata di lavoro autonomo. L'Indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d'Italia, utilizzata per l'analisi, contiene un ampio set di caratteristiche socio-economiche e fornisce delle valide restrizioni di esclusione per la scelta di lavorare e per quella di lavorare come dipendente. Il divario salariale risulta crescente nel tempo, e pari al 13 per cento nel 2008. Si esamina anche in che misura la componente del salario legata alla performance (bonus) contribuisca al divario totale, sulla base dei dati resi recentemente disponibili da Eurostat dell'Indagine sulla struttura delle retribuzioni. Sia il divario totale sia quello riconducibile ai bonus sono significativi, anche considerando lavoratori aventi la stessa occupazione e assunti nella stessa impresa. Tuttavia, il contributo del divario nei bonus al divario totale è trascurabile, a causa della loro bassa incidenza sul totale delle retribuzioni.
N. 172 - Il divario salariale di genere in Italia
Testo della pubblicazione
- N. 172 - Il divario salariale di genere in Italia (solo in inglese) pdf 666.9 KB Data pubblicazione: 20 giugno 2013