N. 96 - Inclusione finanziaria - le iniziative del G20 e il ruolo della Banca d’Italia

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di Giorgio Gomel, Fabio Bernasconi, Margherita Laura Cartechini, Veronica Fucile, Riccardo Settimo e Roberto Staianoluglio 2011

L'esclusione finanziaria riguarda circa 2,5 miliardi di individui e oltre 450 milioni di imprese. I paesi del G20 hanno deciso di impegnarsi per ridurre il fenomeno. La Banca d'Italia svolge un ruolo fondamentale nell'inclusione finanziaria, in ambito nazionale (stimolo all'educazione finanziaria, supervisione su intermediari, mercati e sistema dei pagamenti) e internazionale (assistenza tecnica ad altre banche centrali).

La Banca è stata tra i primi a portare all'attenzione l'importanza dell'alfabetizzazione sui fenomeni economici e finanziari al fine di consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli. Ha assistito istituzioni di Paesi in via di sviluppo nel promuovere intermediari di minori dimensioni al fine di favorire l'inclusione di soggetti deboli. Servizi di pagamento innovativi migliorano l'inclusione finanziaria.

In Italia la riforma del quadro normativo apre il mercato a operatori commerciali consentendo l'abbinamento di un'attività finanziaria -i servizi di pagamento - a una non finanziaria. Gli operatori della telefonia, attraverso strumenti di accesso al sistema dei pagamenti capillarmente diffusi, possono aggredire il segmento dei micro-pagamenti oggi dominato dal contante. Importanti sono anche le carte pre-pagate.

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