Lo studio analizza se le donne elette sindaco mostrano una maggiore propensione rispetto agli uomini ad assegnare incarichi di loro nomina diretta ad altre donne. Il lavoro sfrutta i risultati delle elezioni comunali italiane dal 1993 al 2019 in cui i due candidati più votati sono di genere diverso ed esamina la quota di donne nominate nella giunta comunale (nomine visibili) e nei consigli di amministrazione delle società controllate dal Comune (nomine non visibili).
Un sindaco nomina più donne in posizioni visibili rispetto a una sindaca, mentre non ci sono differenze nelle nomine non visibili. L'effetto sulle nomine visibili appare soltanto dai primi anni duemila ed emerge prima e con più intensità nelle regioni in cui l'opinione pubblica è più sensibile alla parità di genere. Questi risultati suggeriscono che i sindaci uomini potrebbero nominare più donne in posizioni visibili perché soggetti a uno scrutinio pubblico più severo sulle questioni di genere.