Il lavoro quantifica gli effetti micro- e macroeconomici derivanti dagli errori di previsione sul fatturato da parte dei manager delle imprese italiane. Attraverso la stima di un modello teorico con imprese eterogenee - in cui i manager possono formulare aspettative non razionali a causa di bias comportamentali - si analizzano le conseguenze che tali errori esercitano sulle scelte di investimento e sulla produttività totale dei fattori a livello aggregato. L'analisi si avvale dei dati tratti dall'Indagine sulle imprese industriali e dei servizi e dagli archivi di bilancio Cerved.
Il lavoro mostra che i manager commettono errori di previsione persistenti, per effetto della moderata reazione agli shock di produttività (underreaction) che risulta caratterizzare la formazione delle loro aspettative. A seguito di shock positivi (negativi) di produttività il manager con aspettative non razionali investe significativamente di meno (di più) rispetto a un ipotetico manager razionale. Le distorsioni nella formazione delle aspettative esercitano tuttavia effetti trascurabili sulla produttività totale dei fattori a livello aggregato.