N. 993 - Regole ottimali di politica monetaria e prezzi degli immobili: il ruolo delle frizioni finanziarie (solo in inglese)

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di Alessandro Notarpietro e Stefano Sivieroottobre 2014

Le marcate oscillazioni nei prezzi delle attività finanziarie e reali, osservate in prossimità della crisi finanziaria, hanno riaperto il dibattito sull’opportunità che la politica monetaria risponda sistematicamente a tali andamenti.

Il lavoro si inserisce in questo dibattito, valutando le conseguenze di una risposta sistematica della banca centrale a variazioni nei prezzi degli immobili. A tal fine viene utilizzato un modello dinamico stocastico di equilibrio economico generale con un settore che produce beni di consumo e un settore immobiliare, nel quale una frazione di consumatori fronteggia vincoli nell’accesso al credito, legati alle quotazioni degli immobili.

Nel modello opera un meccanismo di accelerazione finanziaria: la maggior disponibilità di collaterale generata da un aumento del valore degli immobili facilita il ricorso al credito; ciò a sua volta alimenta le pressioni sul lato della domanda, inducendo un nuovo aumento dei prezzi immobiliari. Variazioni del tasso di inflazione generano effetti redistributivi, per via dell’eterogeneità degli agenti e della contrattazione in termini nominali del debito.

Il funzionamento della politica monetaria è descritto da regole semplici, nelle quali il tasso di interesse a breve termine reagisce a variazioni del tasso di crescita del PIL, al tasso di inflazione e alla dinamica dei prezzi delle abitazioni.

I risultati mostrano che la regola ottimale di politica monetaria, cioè quella che massimizza la funzione di benessere sociale, prescrive una reazione sistematica a variazioni nei prezzi degli immobili. Il segno e l’entità di tale reazione dipendono dalla presenza di frizioni finanziarie nell’economia. Quando la frazione di agenti indebitati è relativamente contenuta, la reazione è negativa. Tuttavia, quando il rapporto tra valore del prestito concesso e valore reale dell’immobile (loan-to-value ratio) è sufficientemente elevato, la regola ottimale prescrive un aumento sistematico del tasso di interesse nominale in risposta a una maggiore inflazione nel settore immobiliare.

Pubblicato nel 2015 in: Journal of Money, Credit and Banking, v. 47, S1, pp. 383-410