N. 826 - Esistono relazioni di clientela tra banche? E come hanno funzionato durante la crisi? Un’analisi empirica del mercato italiano

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di Massimiliano Affinitoottobre 2011

Il mercato interbancario è cruciale per il corretto funzionamento del sistema finanziario, per la conduzione della politica monetaria e per la determinazione delle condizioni di finanziamento a famiglie e imprese. Durante la crisi finanziaria il malfunzionamento del mercato interbancario in alcuni paesi è stata una delle ragioni di preoccupazione. Il lavoro si inserisce nel dibattito che ne è scaturito sul funzionamento dei mercati interbancari con l’obiettivo di individuare quali caratteristiche le banche esaminino per valutare il merito di credito delle altre banche e se e come queste caratteristiche siano mutate durante la crisi.

L’analisi si concentra sulle “relazioni di clientela tra banche” (interbank customer relationships), in particolare sull’esistenza e sul funzionamento di relazioni stabili e rilevanti tra coppie di banche appartenenti a gruppi bancari diversi. Nella letteratura economica esiste un ampio consenso sul fatto che tali “relazioni di clientela” siano generalmente vantaggiose quando esistono tra banche e imprese. Le banche ottengono informazioni utili per ridurre i problemi di asimmetria informativa; le imprese beneficiano di una maggiore quantità di finanziamenti, in particolare quando sono in difficoltà o proprio durante le fasi di crisi. Il lavoro analizza il mercato interbancario italiano dal 1998 al 2009, includendo quindi anche la prima fase della crisi finanziaria, e dimostra che vantaggi simili esistono anche quando le relazioni di clientela sono instaurate tra coppie di banche. Le principali conclusioni possono essere sintetizzate come segue.

In Italia, a differenza di altri sistemi, i volumi scambiati sul mercato interbancario nazionale, anche durante la crisi del 2007-2009, non sono diminuiti. Uno dei motivi del buon funzionamento del mercato interbancario italiano è individuabile nell’esistenza di “relazioni di clientela tra banche”, che il lavoro dimostra essere di lunga durata. Si stima che, su un periodo di 11 anni, le relazioni di clientela durano in media almeno 5 anni consecutivi.

Prima dell’inizio della crisi, le banche sembravano basare le relazioni interbancarie di clientela su indicatori osservabili, ad esempio il livello di capitalizzazione o il giudizio positivo delle agenzie di rating. Dopo l’inizio della crisi, la lunghezza delle relazioni di clientela preesistenti rimane un fattore determinante nello spiegare la concessione dei prestiti interbancari, mentre l’andamento degli indicatori osservabili perde rilevanza.

Pubblicato nel 2012 in: Journal of Banking and Finance, v. 36, 12, pp. 3163-3184