N. 180 - Rischio di tasso d'interesse e coefficienti patrimoniali: un'analisi dei regolamenti SIM

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di Francesco Drudi e Fabio Panetta

Il lavoro esamina il regolamento approvato per la determinazione dei coefficienti patrimoniali relativi al portafoglio obbligazionario delle Società di Intermediazione Mobiliare (SIM). Il Consiglio dei ministri economici e finanziari della CEE ha recentemente discusso una proposta di direttiva comunitaria analoga relativa all'adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento e degli enti creditizi; norme simili sono attualmente in discussione presso il Comitato di Basilea per il portafoglio di trading degli intermediari creditizi.

La validità empirica del concetto di durata finanziaria (duration), che costituisce il fondamento degli schemi adottati per la determinazione del rischio d'interesse, viene confrontata con quella di modelli che prevedano l'esistenza di molteplici fonti di rischio. Inoltre, viene valutata la rispondenza dei coefficienti fissati nel regolamento SIM alle caratteristiche di rischio dei titoli di Stato italiani.

Nonostante la sua semplicità, la duration consente di cogliere larga parte delle oscillazioni dei prezzi dei titoli di Stato. I coefficienti patrimoniali fissati nel regolamento SIM forniscono in generale un'ampia protezione dal rischio d'interesse. Tuttavia, la copertura garantita per i CCT e per le posizioni compensate appare in alcuni casi contenuta.

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