Nel 2022 la Banca d'Italia ha ricevuto ha ricevuto oltre 9.200 esposti privatistici, in diminuzione del 6 per cento rispetto al 2021. Il dato resta comunque superiore rispetto al quinquennio precedente la pandemia (13 per cento in più nel confronto con il 2019; in media circa 8.150 esposti l'anno).
Nel 2022 il 41 per cento delle lamentele si è concluso con un esito (in tutto o in parte) favorevole al cliente, anche grazie all'intervento della Banca d'Italia; il dato è in linea con il 2021.
Il tempo medio di risposta agli esponenti da parte della Banca d'Italia si è ridotto di un terzo rispetto all'anno precedente (da 24 a 16 giorni).
Le segnalazioni legate alle richieste di finanziamento hanno continuato a rappresentare la quota più rilevante (quasi il 33 per cento del totale).
Seppure in calo, restano un fenomeno rilevante le segnalazioni relative alle truffe connesse con i servizi di pagamento. Le segnalazioni sulle criptoattività sono numericamente contenute: hanno riguardato in prevalenza ipotesi di frodi ed evidenziato una scarsa conoscenza dei relativi profili di rischio da parte dei clienti.
Alcune segnalazioni hanno riguardato il conflitto in Ucraina, con riferimento alle difficoltà nell'apertura di rapporti di conto, sono state fornite indicazioni sulla possibilità per tutti i consumatori che soggiornano legalmente nell'Unione europea di richiedere il conto di base.
Il rialzo dell'inflazione ha motivato anche variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali da parte di alcuni intermediari, a fronte delle quali sono state ricevute talune segnalazioni.