Il lavoro propone una nuova metodologia per valutare l'esposizione delle imprese manifatturiere italiane al rischio di subire danni, di qualunque ammontare, derivanti da alluvioni o frane, che tiene conto della distribuzione geografica delle sedi secondarie e del numero di dipendenti. La valutazione del rischio è stata effettuata sulla base delle mappe diffuse dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) attraverso il portale Idrogeo.
Circa il 35 per cento delle aziende manifatturiere è potenzialmente esposto, seppure in misura diversa, a inondazioni o frane. Il rischio più rilevante è quello di alluvione, cui è soggetto il 29 per cento dei dipendenti del settore manifatturiero. La probabilità che un'impresa sia esposta cresce all'aumentare del numero di stabilimenti; tuttavia, la maggiore dispersione geografica è anche un fattore di mitigazione del possibile impatto di un evento avverso, poiché riduce la quota di addetti che si trovano in aree a rischio.