Il lavoro discute l'inclusione dei diritti di usufrutto nelle stime della ricchezza familiare, sottolineando la razionalità teorica per la modifica delle stime tradizionali che non tengono conto di quella componente. Questo concetto viene applicato al contesto italiano utilizzando i dati dell'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane (IBF) condotta dalla Banca d'Italia.
L'usufrutto è piuttosto raro e riguarda solo circa il 3 per cento delle abitazioni. Ciò nonostante, esso ha un impatto non trascurabile sui valori medi della ricchezza delle famiglie interessate; quelle con capofamiglia più anziano ne sono penalizzate, mentre ne beneficiano soprattutto le giovani. La distribuzione della ricchezza netta in Italia risulterebbe pertanto meno concentrata rispetto ai dati attuali.