Il lavoro esamina le misure di esposizione del mercato del lavoro all'intelligenza artificiale (IA) proposte in letteratura. In particolare, si calcola una misura del grado di esposizione dei lavoratori italiani sulla base delle attività svolte nell'ambito di ciascuna occupazione, distinguendo tra complementarietà e sostituibilità dell'IA con quelle attività. Si fornisce inoltre una descrizione della mobilità dei lavoratori tra occupazioni con diversi livelli di esposizione all'IA.
Le occupazioni più esposte all'IA si trovano prevalentemente nei settori dei servizi, che impiegano una quota significativa di donne e di personale qualificato. Oltre la metà dei nove milioni di lavoratori altamente esposti beneficerebbe dell'IA in quanto complementare alle mansioni da loro svolte. La mobilità tra occupazioni è attualmente bassa e i lavoratori in occupazioni più esposte e sostituibili si spostano principalmente verso quelle meno esposte, in cui tuttavia le retribuzioni sono generalmente inferiori.