Il lavoro analizza la relazione tra prezzi, salari e aspettative di inflazione nell'area dell'euro, individuando i fattori sottostanti le dinamiche osservate nel periodo 2020-23. A tal fine si utilizza una versione modificata del modello proposto da Bernanke e Blanchard nel 2023 per gli Stati Uniti.
Le analisi mostrano che shock temporanei alla crescita dei salari non hanno effetti permanenti sull'inflazione dei prezzi nell'area dell'euro. Al contrario, shock temporanei sui prezzi possono innescare un meccanismo endogeno che porta a una loro dinamica persistentemente più alta, alimentata da aspettative di ulteriori futuri aumenti. L'incremento dell'inflazione che si è avuto tra il 2020 e il 2023 può essere interamente spiegato dal rialzo dei prezzi dell'energia e dei beni alimentari e dalle difficoltà di approvvigionamento di prodotti esteri, mentre le dinamiche del costo del lavoro hanno avuto un ruolo marginale.
