Il lavoro utilizza le statistiche di vigilanza sui titoli a custodia presso le banche per analizzare la composizione e la rischiosità del portafoglio delle famiglie italiane per classi di importo degli investimenti. Per quanto l'informazione di base sia relativa al singolo investimento detenuto in una banca e non all'intero portafoglio di una famiglia, essa si presta a sviluppare indicatori tempestivi di disuguaglianza della ricchezza finanziaria. L'analisi considera obbligazioni, azioni quotate e quote di fondi comuni detenuti dalle famiglie tra il 2012 e il 2023.
Le famiglie con portafogli di minore importo sono orientate soprattutto verso i fondi comuni, mentre quelle più abbienti si indirizzano maggiormente verso le azioni quotate e ottengono guadagni percentuali in conto capitale più elevati rispetto alle altre, anche tenendo conto della diversa rischiosità dei portafogli. La disuguaglianza della ricchezza finanziaria desumibile da queste statistiche è aumentata tra il 2012 e il 2021 ed è diminuita in seguito.