Il lavoro analizza la performance di diverse categorie di imprese esportatrici italiane nel periodo 2020-21, caratterizzato da uno shock di domanda e da carenze globali di input. Le aziende sono suddivise sulla base del valore delle vendite estere, della partecipazione alle catene globali del valore (GVC) e della disponibilità di scorte.
Le imprese esportatrici molto grandi (Happy Few) hanno guidato gli andamenti complessivi, soprattutto variando l'ammontare delle proprie vendite estere al mutare delle condizioni economiche (margine intensivo). Tenendo conto della specializzazione settoriale e geografica, le Happy Few hanno registrato una performance più debole rispetto alle imprese esportatrici più piccole, plausibilmente per la maggiore partecipazione delle prime nelle GVC, fortemente esposte agli shock del periodo. Tra le imprese integrate nelle GVC, le carenze di input hanno rallentato più intensamente le esportazioni di quelle con scorte limitate.
