Il lavoro quantifica e analizza lungo la dimensione geografica e settoriale la parte degli investimenti diretti dell'Italia identificabile come pass-through capital e round-tripping, avvalendosi dei dati ricavati dall'indagine sulle imprese condotta dalla Banca d'Italia per la compilazione della bilancia dei pagamenti. Il primo fenomeno riguarda i capitali che entrano in un paese per poi uscirne verso un'altra destinazione, il secondo i capitali investiti all'estero che poi ritornano nel paese d'origine.
Il pass-through capital ha costituito nella media 2018-2020 circa il 10 per cento dello stock di investimenti diretti all'estero dell'Italia, riconducibile principalmente a multinazionali di altri paesi dell'Unione europea che, attraverso l'Italia, hanno convogliato capitali verso altri paesi (sia interni sia esterni alla UE). Il round-tripping ha costituito in media l'11 per cento dello stock di investimenti diretti esteri in Italia, di cui circa la metà intermediato da Lussemburgo e Regno Unito.