Il lavoro rivisita il dibattito sul ruolo dei regimi di cambio nella trasmissione delle condizioni finanziarie degli Stati Uniti ai principali paesi emergenti nel periodo 1995-2018. Si mettono in relazione l'andamento dei mercati azionari, degli spread sovrani, dei tassi a breve termine e del credito domestico con quello delle condizioni finanziarie globali sotto diversi regimi di cambio; si tiene anche conto dell'effetto di altre variabili, come il saldo di conto corrente, l'esposizione debitoria in dollari, il grado di integrazione finanziaria e reale.
Cambi più flessibili diminuiscono la sensitività al ciclo finanziario globale del mercato azionario e dei tassi a breve termine; quella degli spread sovrani e delle condizioni sul mercato del credito dipende soprattutto da altre condizioni, come il livello dell'indebitamento in dollari, il saldo di conto corrente, il grado di integrazione reale e finanziaria.
