N. 383 - Da pochi a molti: differenziazione di prodotto nel mercato italiano dei mutui

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di Silvia Del Prete, Cristina Demma e Paola Rossiluglio 2017

Oggigiorno i mutuatari italiani possono scegliere tra una varietà di contratti di mutuo. Usando un'indagine della Banca d'Italia su 400 banche nel periodo 2006-2013, il lavoro analizza l'offerta di mutui "non convenzionali" (Loan-to-Value superiore all'80 per cento, durata superiore a 30 anni o flessibile). Dopo aver costruito un indicatore sintetico per cogliere il grado di differenziazione dei mutui, si esamina come la concorrenza nei mercati creditizi e le caratteristiche bancarie abbiano influenzato questo processo.

I risultati - potenzialmente influenzati anche dalle preferenze del cliente per cui non è possibile controllare - suggeriscono che le banche più grandi, meno rischiose e quelle che hanno adottato sistemi di scoring sono più propense a offrire mutui non convenzionali. Inoltre, le banche che operano in mercati più competitivi e in cui altri intermediari già offrono tali prestiti tendono a diversificare di più l'offerta. Tali indicazioni sono confermate anche analizzando le quantità effettivamente erogate. Questi risultati suggeriscono che la struttura dei mercati locali ha importanza e che ci potrebbe essere un effetto della concorrenza "non di prezzo" nel favorire la differenziazione dei mutui.

Pubblicato nel 2021 in: International Journal of Housing Markets and Analysis, v. 14, 2, pp. 371-393.

Testo della pubblicazione