Il lavoro esamina l’andamento degli investimenti e del loro finanziamento in Italia negli anni 1995-2014, utilizzando indicatori tratti dai conti dei settori istituzionali e dai conti finanziari.
L’eccezionale flessione degli investimenti innescata dalla crisi finanziaria globale del 2007 ha coinvolto tutti i settori istituzionali e tutte le tipologie di beni capitali. Tuttavia, dati appropriatamente deflazionati evidenziano una contrazione più intensa della spesa per investimenti delle famiglie. Analogamente, dal lato dei beni, l’accumulazione in costruzioni ha registrato andamenti particolarmente sfavorevoli durante la doppia recessione, mentre la spesa in tecnologie dell'informazione e della comunicazione e gli investimenti in beni immateriali hanno segnato dinamiche più favorevoli.
Per quanto riguarda il finanziamento degli investimenti, la crisi ha causato una significativa contrazione nella disponibilità del finanziamento esterno per le società non-finanziarie e per le famiglie. I prestiti a lungo termine a favore delle società non-finanziarie hanno assunto un ruolo sempre più rilevante, spiazzando i corrispettivi prestiti a breve termine. Anche il peso delle obbligazioni emesse è aumentato, in particolare dal 2008.
Pubblicato nel 2022 in: Journal of Forecasting, v. 41, 3, pp. 491-513.
