N. 214 - Spesa energetica e competitività delle imprese italiane

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di Ivan Faiella, e Alessandro Mistrettamarzo 2014

Questo lavoro presenta una metodologia per ricostruire la spesa energetica delle imprese manifatturiere italiane con almeno 20 addetti per il periodo 2003-2011.

Si utilizzano una pluralità di fonti per imputare i consumi fisici di energia a livello di impresa nell'archivio Invind; la spesa è ottenuta valorizzando questi consumi con i prezzi prevalenti sui mercati delle diverse fonti.

Secondo le nostre stime l'impresa media nel 2011 spendeva per l'acquisto di energia circa 740 mila euro, il 61 per cento in più rispetto al 2003. I costi sono più elevati per quelle localizzate al Nord, grandi e dei settori materiale da costruzione e ceramiche e petrolchimico. Nel periodo 2003-2011 l'incidenza dei costi energetici è aumentata dal 2,3 al 2,6 per cento in rapporto al fatturato e dal 27,1 al 30,8 rispetto al costo del lavoro.

Correlando l'incidenza della spesa energetica con indicatori di performance di impresa, a parità di altre condizioni, emerge che le imprese con costi più elevati hanno una minor crescita dei volumi fatturati e una minore propensione all'export.

Pubblicato nel 2015 in: Economia pubblica, v. 42, 3, pp. 85-122

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