N. 205 - I "nuovi" idrocarburi non convenzionali: la vera soluzione del puzzle energetico?

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di Virginia Di Nino e Ivan Faiellasettembre 2013

Gli sviluppi tecnologici hanno consentito di sfruttare risorse di idrocarburi prima inesplorate. Il fenomeno ha finora innescato rapidi mutamenti del mercato energetico solo negli Stati Uniti, grazie all'abbondanza delle riserve ma anche all'esenzione dalle normative ambientali che regolano invece la coltivazione degli idrocarburi convenzionali. Questi e altri fattori rendono improbabile che l'esperienza statunitense possa essere replicata sulla stessa scala, specie nel contesto europeo. I vantaggi dello sfruttamento delle fonti di energia non convenzionali vanno contrastati con gli elevati costi legati all'estrazione e alla logistica, nonché ambientali. Per l'Italia gli effetti diretti dei nuovi idrocarburi non convenzionali sarebbero trascurabili: non sono presenti sul territorio risorse significative; l'eventuale aumento dell'offerta internazionale influenzerebbe solo il mercato del gas naturale liquefatto, che attualmente rappresenta il 13% dell'approvvigionamento di gas dall'estero del nostro paese.

Pubblicato nel 2016 in: R. Bardazzi, M. G. Pazienza, A. Tonini (eds.): European Energy and Climate Security, Springer

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