N. 195 - Il Net Stable Funding Ratio e la partecipazione delle banche alle operazioni di politica monetariaAlcune evidenze per l'area dell'euro

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di Antonio Scalia, Sergio Longoni e Tiziana Rosolinsettembre 2013

In base a una rassegna analitica degli effetti dell'indicatore strutturale di liquidità di Basilea 3 (Net Stable Funding Ratio - NSFR) sulle scelte delle banche, questo lavoro mette in relazione le strategie degli intermediari creditizi nell'area dell'euro con gli sviluppi dell'indicatore stesso. Nonostante la sua entrata in vigore non sia così vicina, lo studio mostra che l'NSFR già rileva per le scelte delle banche, e potrebbe essere una variabile decisionale più importante rispetto a indicatori alternativi del grado di leva finanziaria. Nell'ambito del processo di convergenza verso la soglia minima del 100 per cento, si stima che le operazioni di rifinanziamento a tre anni della BCE abbiano consentito alle banche del campione in deficit di accrescere le fonti stabili di finanziamento di 429 miliardi alla data di giugno del 2012 e che l'NSFR possa influenzare l'offerta di credito all'economia. Nella prospettiva dell'introduzione delle regole di liquidità di Basilea 3, i risultati del lavoro suggeriscono che, nella valutazione delle misure non convenzionali di politica monetaria, le banche centrali dovrebbero anche tenere conto dei loro effetti sul rispetto dell'NSFR e dei possibili effetti-soglia collegati con la loro scadenza.

Pubblicato nel 2016 in: Rivista Bancaria, Minerva Bancaria, v. 71, 2-3, pp. 7-42

Testo della pubblicazione