Il lavoro prende in esame la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle società quotate italiane nel periodo 2008-2010, prima dell'entrata in vigore della legge 120/2011 sulle quote di genere. L'analisi della probabilità di avere diversità di genere nel consiglio evidenzia due modelli. In un primo caso, tipico della maggioranza dei consigli ove sono presenti donne, almeno una di esse ha un legame di parentela con l'azionista di controllo: consigliere "collegate" al controllante sono presenti più frequentemente nelle società di minori dimensioni, con una proprietà concentrata, attive nei comparti dei beni di consumo, con consigli più numerosi. Le donne "non collegate" al controllante (il secondo modello) sono più comuni nelle società a proprietà più dispersa, con consigli di amministrazione più giovani e con più elevata istruzione, con una quota maggiore di amministratori indipendenti e un numero minore di amministratori che siedono in più consigli. Con riferimento alla governance, il numero di riunioni del consiglio è correlato positivamente con la presenza femminile, mentre non sembra esservi differenza tra la partecipazione maschile e femminile.
N. 174 - Le donne nei consigli di amministrazione in Italia
Testo della pubblicazione
- N. 174 - Le donne nei consigli di amministrazione in Italia (solo in inglese) pdf 453.7 KB Data pubblicazione: 20 giugno 2013