n. 8 - La previdenza complementare in Italia: caratteristiche, sviluppo e opportunità per i lavoratori

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di Riccardo Cesari, Giuseppe Grande e Fabio Panettamaggio 2007

L'adesione alla previdenza integrativa offre un trattamento fiscale favorevole e, per i lavoratori dipendenti, la possibilità di fruire della contribuzione da parte del datore. Le simulazioni presentate nel lavoro mostrano che queste due componenti possono accrescere considerevolmente la ricchezza pensionistica dei lavoratori. Sotto il profilo finanziario, i dati indicano che l'investimento nella previdenza complementare può offrire risultati superiori a quelli del Tfr. Sotto il profilo della liquidità, le recenti innovazioni normative conferiscono alla ricchezza previdenziale una flessibilità di utilizzo in linea con quella del Tfr.

Perché la previdenza integrativa offra benefici ai lavoratori, gli oneri a carico dei risparmiatori devono essere contenuti. Lo studio mostra che le economie di scala possono essere rilevanti. Il contenimento dei costi richiede inoltre la trasparenza e la confrontabilità delle commissioni, essenziali per stimolare la concorrenza e per consentire ai lavoratori di spostarsi liberamente dagli schemi pensionistici più onerosi a quelli con costi più contenuti. Sotto questo aspetto il vincolo al trasferimento del contributo del datore costituisce un disincentivo alla mobilità dei lavoratori tra diverse forme pensionistiche.

I lavoratori italiani sembrano sovrastimare il livello della futura pensione pubblica. Ciò suggerisce l'importanza di rafforzare l'impegno pubblico per fornire ai lavoratori informazioni e conoscenze adeguate in materia previdenziale.

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