Una caratteristica saliente del comportamento dei mercati finanziari negli anni recenti è stato il basso livello della volatilità in un ampio insieme di mercati e di classi di attività finanziarie. Questo fatto ha richiamato l’attenzione dei banchieri centrali e delle autorità di vigilanza a causa delle potenziali implicazioni per la stabilità finanziaria. Il presente lavoro cerca di fornire informazioni su questo fenomeno, sulla base di una rassegna della letteratura scientifica, di precedenti analisi condotte da istituzioni ed esperti non appartenenti al mondo accademico, e di evidenza empirica originale.
Il lavoro si articola in sette paragrafi. Nel paragrafo 2 viene documentato il basso livello corrente della volatilità, ponendolo anche in una prospettiva storica. Il paragrafo 3 presenta una breve rassegna delle determinanti teoriche della volatilità, con lo scopo di aiutare il lettore ad addentrarsi nei paragrafi successivi del Rapporto, dedicati alle spiegazioni del fenomeno in esame. Queste ultime sono state raggruppate in quattro categorie: fattori reali, fattori finanziari, shocks e politica monetaria. Il paragrafo 4 analizza dunque la relazione tra volatilità e fattori reali, da una prospettiva sia macroeconomica che microeconomica. Il paragrafo 5 valuta come gli sviluppi recenti dell’innovazione finanziaria e i miglioramenti nelle tecniche di gestione del rischio possano aver contribuito al declino della volatilità. Il paragrafo 6 considera la relazione tra la volatilità e gli shocks reali e finanziari. Infine, il paragrafo 7 esplora se politiche monetarie più sistematiche e trasparenti possano aver condotto a una più bassa volatilità dei prezzi delle attività finanziarie.
