Le autorità indipendenti e la collaborazione con la Guardia di Finanza

di Luigi Federico Signorini
Presidente dell'IVASS
Roma
08 ottobre 2025

Autorità, Colleghe e Colleghi,

Desidero innanzitutto ringraziare il Generale di Corpo d'Armata Umberto Sirico per l'invito a partecipare a questa importante giornata di studi. Sono lieto di avere l'occasione di intervenire in un consesso che pone al centro il valore della cooperazione istituzionale per la tutela del sistema economico e finanziario.

Il settore assicurativo è parte integrante della stabilità economica del Paese, e una vigilanza efficace ne rafforza la resilienza e la capacità di proteggere gli investimenti. Prima di entrare nel merito della collaborazione tra l'Istituto e la Guardia di Finanza, ritengo quindi fondamentale soffermarmi brevemente sul ruolo e sui compiti che l'Ivass svolge nel nostro ordinamento.

La legge attribuisce all'Ivass una missione chiara e prioritaria: la protezione degli assicurati e degli aventi diritto alle prestazioni assicurative. Tutte le attività dell'Istituto - siano esse quelle tipicamente di vigilanza prudenziale o quelle di controllo sulla condotta - sono orientate a garantire che i diritti e gli interessi degli assicurati siano tutelati in ogni fase del rapporto assicurativo.

In questa prospettiva la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e riassicurazione è uno strumento essenziale per assicurare la solidità delle compagnie e, di conseguenza, la capacità delle stesse di onorare le obbligazioni assunte. La supervisione si articola in controlli patrimoniali, finanziari e tecnici, con particolare attenzione alla governance, agli assetti proprietari e alla trasparenza dei comportamenti degli operatori. L'Istituto svolge sia una vigilanza microprudenziale, volta a monitorare la solidità dei singoli soggetti vigilati, sia una vigilanza macroprudenziale, finalizzata a garantire la stabilità complessiva del sistema e dei mercati finanziari; non è superfluo ricordare che la solidità e stabilità del sistema delle compagnie è una componente significativa della stabilità finanziaria.

L'Istituto vigila sulla trasparenza dei prodotti assicurativi e sulla correttezza dell'operato di imprese e distributori, stabilisce regole di condotta che imprese e intermediari sono tenuti a osservare nell'offerta e nell'esecuzione dei contratti, e ne verifica il puntuale adempimento. Altrettanto centrali sono le attività che possiamo definire di tutela più diretta dei consumatori. Ascoltare i consumatori è essenziale; lo facciamo tra l'altro fornendo assistenza tramite il Contact Center, analizzando i reclami e le segnalazioni per individuare le cause di insoddisfazione e intervenire con azioni mirate di vigilanza "alla radice", incontrando e collaborando con le associazioni dei consumatori, contribuendo a rafforzare la cultura assicurativa: l'educazione assicurativa è una parte importante della nostra attività.

L'insieme degli strumenti a disposizione - nostra e di cittadini e imprese - si arricchirà presto dell'Arbitro assicurativo, atteso da molti. Proprio ieri abbiamo emanato le ultime disposizioni attuative, nominando il Collegio e stabilendo la data di inizio delle attività dell'Arbitro, cioè la data a partire dalla quale potranno essere inviati i ricorsi: il prossimo 15 gennaio.

L'Ivass esercita funzioni di vigilanza su una vasta platea di soggetti: imprese di assicurazione e riassicurazione, gruppi assicurativi, conglomerati finanziari che includono imprese assicurative, intermediari assicurativi e riassicurativi, nonché tutti coloro che, a vario titolo, partecipano al ciclo operativo ed economico del settore.

La vigilanza viene esercitata attraverso attività cosiddette "cartolari", cioè a distanza, e ispezioni. Contempla, quale elemento fondante e trasversale per il suo svolgimento, una fitta rete di relazioni istituzionali, tanto a livello nazionale quanto a livello europeo e internazionale, essenziali per svolgere nel modo migliore i compiti che ci sono affidati.

In questa rete di relazioni, necessarie per consentirci di intervenire con tempestività ed efficacia in contesti complessi e dinamici, si inserisce la cooperazione dell'Ivass con la Guardia di Finanza.

Il rinnovo del protocollo d'intesa tra Ivass e Guardia di Finanza, avvenuto nel luglio 2024, è stato un momento importante. Questo accordo rafforza anche sul piano formale una collaborazione già consolidata nei fatti, orientata alla salvaguardia dell'integrità del mercato assicurativo e alla protezione dei diritti dei cittadini. La collaborazione aveva trovato una prima formalizzazione sin dal 2006, quando per la prima volta fu delineata una cornice dei rapporti tra quello che allora era l'ISVAP e la Guardia di Finanza al fine di contrastare i fenomeni di esercizio abusivo delle attività assicurative. Essa si è nel tempo evoluta ed estesa, rendendo via via più robusta e ampia l'attività svolta fianco a fianco.

Questo accordo prevede un flusso strutturato di informazioni tra le due istituzioni, volto a migliorare l'efficacia delle attività di controllo e prevenzione dei rischi e degli illeciti (tra cui, non ultimi, quelli commessi tramite internet) e introduce iniziative di alta formazione professionale per accrescere le competenze tecniche e giuridiche degli operatori, promuovendo una vigilanza attiva e consapevole. Vede il Nucleo speciale di polizia valutaria quale principale referente per l'Istituto.

Nei principi generali del Protocollo (art. 1) sono richiamati gli ambiti di applicazione: vigilanza in materia assicurativa, di distribuzione assicurativa anche in un'ottica di stabilità dei mercati finanziari; accertamento delle violazioni della normativa sull'esercizio dell'attività assicurativa e di distribuzione assicurativa; vigilanza in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e di contrasto al finanziamento al terrorismo.

Su ciascuno degli ambiti sopra richiamati potrei dilungarmi nel richiamare i molteplici esempi di collaborazione quotidiana, assidua ed efficace che si è consolidata negli anni tra Ivass e Guardia di Finanza: una collaborazione fatta di scambio costante di informazioni, di interventi congiunti, di una visione condivisa degli obiettivi di tutela e di legalità.

L'ambito della collaborazione va dalle iniziative attivate "al bisogno", come nel caso di crisi aziendali - prevalentemente estere, su cui mi sono soffermato di recente, ma ultimamente anche in relazione a una compagnia vita italiana di medie dimensioni - che talvolta si accompagnano a violazioni normative o veri e propri illeciti da parte delle imprese e dei distributori dei prodotti; a alle attività più ordinarie e ricorrenti, tra cui mi pare importante ricordare quella in materia di contrasto al riciclaggio del denaro, dove la sinergia tra Ivass e Guardia di Finanza consente di monitorare flussi finanziari sospetti, rafforzare i presidi di controllo e contribuire alla lotta contro il crimine economico nel settore assicurativo, in conformità agli obblighi nazionali e internazionali in tema di trasparenza e tracciabilità.

Infine, non va dimenticato il contributo che questa collaborazione ha offerto e continuerà a offrire più in generale al buon funzionamento del sistema assicurativo e, anche per questa via, alla salvaguardia del sistema economico nel suo complesso.

Nel luglio scorso è stata pubblicata sui siti dell'Ivass, della Banca d'Italia e dell'ANAC una comunicazione contenente "Indicazioni operative per le verifiche da parte delle pubbliche amministrazioni e degli altri beneficiari" in tema di garanzie finanziarie. Si tratta di una questione il cui rilievo non deve essere sottovalutato, considerando anche l'alto numero di polizze fideiussorie contraffatte rilevate anche da Ivass. Il documento è stato frutto del lavoro sinergico della rete dei referenti antifrode per il PNRR, e ha tratto beneficio dal sostegno e del qualificato contributo della Guardia di Finanza.

Questa cooperazione tra istituzioni non è solo un modello operativo: è anche un presidio strategico per difendere la sicurezza economica e la fiducia dei cittadini. È destinato a evolversi per fronteggiare le evoluzioni normative e le esigenze connesse alla gestione di nuovi rischi, come quello digitale.

Mi riferisco in particolare al Regolamento (UE) 2022/2554, noto come DORA (Digital Operational Resilience Act), che rappresenta in Europa il punto di riferimento per il rafforzamento della resilienza operativa digitale nel settore finanziario e assicurativo. Esso disciplina in modo organico la gestione del rischio informatico, la risposta agli incidenti, la condivisione delle informazioni sulle minacce e l'esecuzione di test di resilienza, imponendo obblighi stringenti agli operatori e attribuendo poteri di vigilanza alle Autorità competenti, tra cui Ivass e la Banca d'Italia.

L'attuazione del Regolamento DORA, recepito nell'ordinamento nazionale con il D.lgs. n. 23/2025, richiede un coordinamento stabile e strutturato con la Guardia di Finanza, in particolare per gli aspetti relativi al supporto investigativo in caso di incidenti gravi o attacchi informatici; all'analisi tecnica e operativa dei rischi digitali; alla raccolta e gestione delle informazioni rilevanti ai fini ispettivi; alla prevenzione e contrasto delle frodi digitali e delle interruzioni operative. Tale coordinamento sarà disciplinato da un apposito protocollo d'intesa, attualmente in fase di elaborazione, che sarà sottoscritto dalle Autorità indicate dal Regolamento DORA come competenti - tra cui Ivass - e dalla Guardia di Finanza, al fine di garantire un'efficace sinergia istituzionale nell'ambito della vigilanza e della sicurezza digitale.

Sono certo che i referenti istituzionali che interverranno nella sessione pomeridiana si soffermeranno sui molti, importanti aspetti operativi del nostro rapporto di cooperazione, offrendo importanti prospettive sulle modalità seguite e sulle prospettive di questa sinergia.

Auguro a tutti buon lavoro.