Indagine Fintech - 2019

Questo fascicolo presenta i risultati della seconda indagine conoscitiva FinTech condotta dalla Banca d'Italia nel primo semestre del 2019.

Il disegno campionario prevedeva 165 intermediari, tra cui 50 gruppi bancari, anche di matrice estera, 70 banche non appartenenti a gruppi, 5 filiali di banche estere, 3 intermediari in libera prestazione di servizi e 37 intermediari non bancari; sono state inoltre contattate 15 tra le maggiori imprese fornitrici di servizi tecnologici. Gli intermediari sono stati selezionati in base agli attivi e ai volumi di operatività; alcuni di essi, nonostante la limitata scala, sono stati inclusi nel campione in funzione dei particolari modelli di business adottati e della loro propensione ad innovare.

Il tasso di partecipazione è stato dell'82 per cento; considerando le sole banche, la copertura in termini di attivo è stata pari a circa il 90 per cento del totale di sistema. Il tasso di risposta tra i service providers è stato invece significativamente più basso e pari ad un terzo delle imprese contattate; per questo segmento di mercato, dunque, i fenomeni emersi, parziali e non necessariamente indicativi delle tendenze in atto, non vengono riportati.

La prima parte di questo fascicolo descrive le informazioni di carattere generale raccolte presso gli intermediari, relative all'orientamento strategico, agli investimenti effettuati e previsti per il periodo 2017-2020, alle modalità di interazione con le società FinTech. La seconda parte offre una sintesi delle informazioni raccolte sui singoli progetti in termini di finalità, modalità di realizzazione, tecnologie adottate, impatti sui modelli di business e sul profilo di rischio.

Una sezione ad hoc è dedicata alle modalità con cui vengono impiegate soluzioni innovative per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.

I risultati dell'indagine sono confrontabili solo parzialmente con quelli della rilevazione condotta nel 2017 in ragione di un nuovo impianto metodologico, che, oltre a ridefinire il perimetro delle tecnologie rilevate, ha privilegiato il principio di cassa anziché quello di competenza economica per la contabilizzazione degli investimenti.

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