Indagine sul costo dei conti correnti nel 2020

L'indagine sulla spesa dei conti correnti raccoglie informazioni analitiche sulle spese di gestione effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso di un anno e documentate negli estratti conto di fine anno.

Per ciascun conto e per ciascun servizio ad esso associato sono rilevati il numero di operazioni svolte nel corso dell'anno e la spesa corrispondente, permettendo di calcolarne il relativo costo unitario. La stima della spesa, pertanto, viene calcolata sulla base degli effettivi comportamenti dei correntisti osservati nel corso di un anno intero e sulle condizioni concretamente applicate piuttosto che in funzione di ipotetici panieri di servizi fruiti dai consumatori.

Dal primo gennaio 2020 sono entrate in vigore le nuove disposizioni di trasparenza per i conti correnti e i conti di pagamento offerti ai consumatori; esse richiedono di indicare nei documenti informativi trasmessi alla clientela l'Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) che sostituisce l'ISC. Il calcolo del nuovo indicatore avviene sulla base di profili di operatività analoghi a quelli utilizzati per l'ISC, pur includendo spese in passato non considerate come le spese per l'emissione delle carte di pagamento.

Nell'indagine, come di consueto, sono inoltre acquisite le informazioni sulle commissioni applicate e sugli interessi connessi ad eventuali scoperti e affidamenti in conto corrente.

La rilevazione svolta nel 2021 è stata condotta su quasi 13.000 conti correnti bancari e 1.000 conti correnti postali, selezionati a partire rispettivamente da 605 sportelli bancari e 49 sportelli postali; il dato dei conti bancari include quasi 1.000 conti on line non riferibili a sportelli.

Principali risultati

Nel 2020 la spesa per la gestione di un conto corrente, pari a 90,9 euro, un valore di poco superiore a quello dell'anno precedente (90,7 euro)2,3. La variazione della spesa, per quanto contenuta, è il risultato di due tendenze opposte e riferibili separatamente alle spese fisse, cresciute di 4,3 euro, e alle spese variabili, diminuite di 4,1euro; le prime sono state alimentate da alcune commissioni, come il canone di base; le seconde sono diminuite per effetto di una contrazione pressoché generalizzata dell'operatività, da mettere in relazione con l'epidemia di Covid-19.

Per i conti bancari on line e per i conti postali sono osservabili dinamiche simili in termini di variazione dell'operatività e direzione delle spese variabili; la crescita delle spese fisse è meno pronunciata, cosicché, la spesa di gestione di entrambe le tipologie di conto è diminuita di circa un euro.

La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è risultata stabile e pari all'1,8 per cento del credito accordato; la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV), applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente, è cresciuta da 17,9 a 18,9 euro. La percentuale di clienti esentati dal pagamento della CIV è rimasta stabile attorno all'89 per cento; è diminuita, invece, la quota di clienti esentati dalla MDF (dal 42 al 36 per cento).

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